Londra, 6 agosto 2017 - L'ultima notte di Bolt nei 100, cominciata tra l'altro con il giamaicano che non vince la sua batteria nella semifinale, battuto per un centesimo dall'americano Coleman: è il cattivo presagio di quanto accadrà poi nell'atto conclusivo, con il contestatissimo Gatlin nuovo re della disciplina. C'è un altro re oltre allo statunitense: nella seconda giornata dei mondiali di atletica 2017 in terra inglese arriva un primo segnale di speranza azzurro grazie al nostro Davide Re che accede alla semifinale dei 400 metri.
Il programma di domenica 6 agosto
Mondiali atletica 2017, programma. Da Bolt a Tamberi, gli orari tv LE FINALI - E' il vincitore più fischiato della storia a causa dei suoi trascorsi poco limpidi legati al doping: la rivincita da Gatlin arriva nella gara più importante grazie a un 9.92 che rovina la festa a Bolt, solo terzo (9.95) dietro all'altro americano Coleman (9.94). Il giamaicano ha dimostrato che le ombre che si erano intraviste fin da ieri nella batteria non erano legate a una strategia di pretattica e la sua pessima prova è testimoniata dai 6 centesimi di reazione allo start regalati agli avversari: il campionissimo mostra il suo lato umano proprio quando il sipario sta per calare. Non solo i 100 metri: in serata c'è stata anche la finale del lancio del disco che ha incoronato campione iridato il lituano Gudzius. Decisivo per l'oro il suo miglior tentativo di 69.21 che ha tenuto alle sue spalle lo svedese Stahl, grande favorito della vigilia e beffato per soli 2 centimetri (69.19), e l'americano Finley (68.03). Nessun colpo di scena invece nell'atto conclusivo del salto in lungo: sale sul gradino centrale del podio il più atteso, ovvero il sudafricano Manyonga, autore di un 8.48 che per appena 4 centimetri relega all'argento l'americano Lawson, che proprio nell'ultimo tentativo ha rischiato il clamoroso sorpasso. Il bronzo rimpingua lo stesso paese dell'oro grazie agli 8.32 di Samaai. E' invece doppietta etiope nei 10000 femminili: oro alla Ayana (30:16.32), seguita dalla Dibaba (31:02.69) e dalla keniana Tirop (31:03.50). LE BATTERIE - Dopo le amarezze di ieri, stavolta l'Italia può continuare a sognare con Davide Re nei 400 metri: per lui sarà semifinale grazie al tempo di 45.71, maturato soprattutto negli ultimi 50 metri grazie a una grande rimonta. E' già in finale invece la Semenya nei 1500, anche se il suo cronometraggio (4:03.80) è stato solo il terzo, a testimonianza di una gara che resta ostica per l'asso sudafricano. Si viaggia già sopra i 21 metri nelle eliminatorio del getto del peso, con il neozelandese Walsh che ha messo a referto un ottimo 22.14; per una gara combattuta ce n'è un'altra che sembra dall'epilogo scontato ed è il martello femminile che vede la polacca Wlodarczyk (74.61) già in odore di oro e, magari, anche di nuovo record del mondo. Dopo il ko di Bolt la Giamaica cerca riscatto nei 100 donne, dove Elaine Thompson comincia a macinare ottimi tempi (11.05) fin dalle batterie, mentre negli 800 maschili, orfani del grande Rudisha, la lotta al titolo sembra una questione tra il keniano Korir e Nijel Amos del Botswana. Nel triplo femminile brilla l'ucraina Rypakova (14.57), che nel prosieguo del cammino dovrà vedersela la Ibarguen, campionessa mondiale e olimpica, autrice di un buon 14.21.
IL MEDAGLIERE (Oro-argento-bronzo e il totale) 1) USA 1 2 1 4 2) ETIOPIA 1 1 0 2 3) SUD AFRICA 1 0 1 2 4) LITUANIA 1 0 0 1 4) GRAN BRETAGNA 1 0 0 1 6) SVEZIA 0 1 0 1 6) UGANDA 0 1 0 1 8) KENYA 0 0 2 2 9) GIAMAICA 0 0 1 1