Sabato 23 Novembre 2024
ANGELO COSTA, inviato al Giro
Altri Sport

Giro Italia 2017, fenomeno Dumoulin. Curiosità e segreti di Tom il bello

Da ragazzo sognava di fare il medico. E' appassionato di scacchi: ora aspetta le mosse degli avversari LE PAGELLE Quindicesima tappa, i voti di Costa Dopo il riposo, lo Stelvio Giro d'Italia, la tappa di venerdì 23 maggio

La grinta di Tom Dumoulin (LaPresse)

La grinta di Tom Dumoulin (LaPresse)

Bergamo, 22 maggio 2017 - Nibali si sente benissimo, Quintana ribadisce di esser pronto, Pinot confida in una buona settimana di montagna. Intanto in cima al Giro d'Italia 2017 continua ad esserci Tom Dumoulin, il bello per le miss e le ammiratrici, un po’ meno per chi ha ambizioni di classifica, perché finora a dettar legge è stato lui. Non una sorpresa che sia andato forte a cronometro, dove ha vinto spesso fra Giro e Tour oltre ad incassare l’argento olimpico a Rio, non lo è nemmeno che vada forte in salita: un anno fa, al Tour, in una giornata resa terribile dalla pioggia che veniva giù a secchiate, diede la paga a Froome sui Pirenei. Ha tutto per diventare il primo olandese a vincere il Giro: da qui a domenica, fra tante montagne e soprattutto una crono che gli fa l’occhiolino, l’ardua sentenza.

GIRO ITALIA_22419666_132356
GIRO ITALIA_22419666_132356

Ventisei anni, medico mancato, appassionato di scacchi, fidanzato con una ragazza olandese, Tom il bello è un ragazzo tranquillo ed educato, che in corsa ringrazia persino i tecnici delle altre squadre quando gli fanno la scia con le ammiraglie. Nell’epoca in cui i ciclisti vengono catalogati per i watt che esprimono e per l’attenzione che mettono fuori dalla corsa, è in linea con i colleghi: dopo la tappa, recupera le tossine pedalando sui rulli, poi mangia riso e frutta per difendere il fisico da cali immunitari fra un’intervista e una premiazione. Ma quando non è in bici resta il ragazzo gentile che, al ritorno in albergo, regala selfie e autografi ai poliziotti della scorta, si concede alle foto di chiunque gliele chieda e cena con la squadra nella sala con gli altri clienti. Solo una cosa lo disturba: che continuino a chiamarlo la ‘farfalla di Maastricht’, la sua città. ‘La storia del ciclismo è ricca di soprannomi, ma io ne vorrei uno più tosto, come Squalo o Condor: so che un’etichetta te la danno e non la scegli, però preferirei esser chiamato in altro modo, non farfalla’, ha ribadito anche in questi giorni.

GIRO_22744259_180615
GIRO_22744259_180615

Rispetto a un anno fa, dove indossò la maglia rosa per sei giorni, è un altro Dumoulin: allora venne pensando al Tour e soprattutto ai Giochi, stavolta ha passato un inverno intero con l’idea di arrivare in rosa a Milano. Si è allenato a Tenerife come d’abitudine, è venuto anche sulle nostre Alpi, a studiare Mortirolo e Stelvio, in quell’Italia che ama al punto da esserci venuto spesso con la fidanzata, andando persino a nuotare nel lago di Como. "Un anno fa non ero preparato, adesso sì: sono qui per far bene in classifica, anche se penso che vincere il Giro sia fuori dalla mia portata", le parole con cui si è presentato al via da Alghero: viste quindici tappe dopo, preistoria.

Il presente parla di un Dumoulin che sta benone, di fisico e di testa: non ha più accanto il compagno ideale in salita, quel Kelderman che ha pagato con una frattura alla clavicola la sosta del poliziotto in moto prima del Blockhaus, ma ha dalla sua la convinzione di esser nel suo momento migliore. "Ho corso solo un grande giro con obiettivo la classifica generale, la Vuelta di un paio di anni fa (quando si arrese ad Aru nella penultima tappa, ndr): in salita provavo a limitare i danni, ma da allora sono più tranquillo e sono migliorato parecchio. La tappa dello Stelvio e del Mortirolo è la più dura, anche se ogni tappa dell’ultima settimana non va sottovalutata. Posso vincere il Giro? Non lo so, la vita riserva sempre sorprese, il ciclismo pure: un anno fa Nibali non era il mio favorito e alla fine ce l’ha fatta, anch’io da ragazzino sognavo di fare il medico e invece sono qui a fare il ciclista…".

GIRO ITALIA BERGAMO_22863707_172404
GIRO ITALIA BERGAMO_22863707_172404

Classifica generale dopo la 15ª tappa   1 Tom Dumoulin (Ola) Team Sunweb in 63h48'08"   2 Nairo Quintana (Col) Movistar Team a 2'41"   3 Thibaut Pinot (Fra) FDJ.fr a 3'21"   4 Vincenzo Nibali (Ita) Bahrain-Merida a 3'40"   5 Ilnur Zakarin (Rus) Katusha-Alpecin a 4'24"   6 Bauke Mollema (Ola) Trek-Segafredo a 4'32"   7 Domenico Pozzovivo (Ita) Ag2r La Mondiale a 4'59"   8 Bob Jungels (Lux) Quick Step Floors a 5'18"   9 Andrey Amador (Cri) Movistar Team a 6'01" 10 Steven Kruijswijk (Ola) LottoNL-Jumbo a 7'03"