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Giro d'Italia 2017, Nibali: "Sono qui per puntare al podio"

A poche ore dal via ad Alghero, in Sardegna, Vincenzo Nibali non si nasconde. "Arrivare a Messina mi rende felice"

Vincenzo Nibali (LaPresse)

Vincenzo Nibali (LaPresse)

Alghero (Sassari), 3 maggio 2017 - Ricorda Scarponi: ‘Ci penso in ogni momento, soprattutto quando vado in bici’. Si emoziona parlando della sua Sicilia: ‘Arrivare a Messina è qualcosa che mi rende felice ed è lo stesso per la città, i tifosi e la mia famiglia’. Ma soprattutto non si nasconde: ‘Lo sanno tutti, sono qui per puntare al podio’. Dopo tre ore di allenamento, Vincenzo Nibali parla del suo Giro d’Italia che affronterà con una bici particolare (sul telaio i fregi del trofeo Senza Fine riservato al vincitore), una maglia speciale (sulla schiena cento stelline in omaggio alle edizioni della corsa rosa), ma soprattutto con l’obiettivo di entrare ancora nell’albo d’oro. Sarebbe la terza volta, la quinta nel suo palmares che conta anche un Tour e una Vuelta: significherebbe andare a braccetto con Felice Gimondi, il campione al quale assomiglia di più. Ecco il Nibali-pensiero a pohe ore dal via del Giro che scatta venerdì 5 maggio da Alghero.

IO E SCARPONI. "Penso a Michele sempre. A volte provo a credere che sia tutto frutto di una notizia falsa, uno scherzo. E purtroppo non lo è. Stiamo cercando di elaborare questa situazione, ma è difficile anche parlarne. Di sicuro, noi tutti pensiamo alla famiglia di Michele e cerchiamo di esserle vicini".

IO E NIBALI. "Sto bene, oggi ho fatto un allenamento di circa tre ore, il clima è eccezionale, non vedo l'ora di cominciare. Per noi italiani è davvero la corsa più bella del mondo nel posto più bello del mondo".

IO E IL GIRO. "Non ho nessuna intenzione di nascondermi, tutti sanno che sono qui per puntare al podio. Non sarà semplice ma sono contento del lavoro svolto. Vincere il Giro? È  molto difficile, e poi permettetemi un pizzico di sana scaramanzia. Troverò avversari di grandissimo valore, su tutti Quintana, poi Landa che è imprevedibile, Thomas e molti altri. Per percorso e partecipazione, sarà uno dei Giri più difficili da affrontare".

IO E LA SICILIA. "Arrivare a Messina mi rende felice, e non sarò l’unico a sentirmi così: penso ai tifosi, alla città, ai miei genitori. Sarà una tappa dal sapore speciale, probabilmente irripetibile. La tappa dell’Etna? Il Giro è lungo, ci sono tante tappe dure, forse questa non è la più adatta a me, comunque sarà il primo scontro diretto, l’occasione ideale per valutare la condizione mia e degli altri. Per vincere questo Giro bisognerà essere regolari, perché l’ultima settimana è terribile".