Giovedì 26 Settembre 2024
PAOLO ROSATO
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Lou Reed, il suo spirito nel film 'Heart of a dog' che affascina Venezia

Lou Reed, la sua ex compagna d'anima e moglie Laurie Anderson porta a Venezia il film 'Heart of a dog'. "Lo spirito di Lou è molto presente nel film. Volevo che ci fosse una parte della sua personalità, della sua energia"

ANSA

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Venezia, 9 settembre 2015 - Lou Reed e la sua inimitabile e spirituale vita. Alla Mostra del Cinema di Venezia è il giorno di  'Heart of a dog', il film di Laurie Anderson (17.15 in Sala Grande e 21.30 al PalaBiennale) , in concorso, che riflette sul momento della morte e sul transito da una dimensione all'altra. Una pellicola nella quale aleggia lo spirito di Lou Reed, compagno di una vita della Anderson col quale Laurie costruì un sodalizio artistico e di anime.

La Anderson racconta in modo poetico e come solo i veri artisti possono fare, in che modo i nostri occhi possono leggere e interpretare ciò che è stata la nostra dimensione fisica e quella che vedremo nel "prossimo viaggio". La consapevolezza del morire, dello spegnersi progressivo senza filtri. Il tutto guardato da un vetro bagnato dove una luce dorata, la stessa che fa da sfondo a un quadro di Goya da dove emerge il muso di un cagnolino simile a Lolabelle, la simpatica Rat terrie della regista, musicista e pittrice. "E' strano come la morte sia un tabù anche nel cinema - ha spiegato Anderson, camicia a scacchi e aria sempre sbarazzina - non si parla mai del processo reale del morire, solo come impedire di soffrire e questa è un'ossessione tutta americana. Trovo questo approccio americano alla morte orripilante. Amo invece come viene spiegato nel Libro Tibetano dei Morti e ho voluto metterlo nel film". Il film è complesso, ricco di citazioni da Wittgenstein e Kirkegaard, Foster Wallace "Ogni storia d'amore è una storia di fantasmi", dal Libro Tibetano dei Morti coi 49 giorni di Bardo che separano l'anima dal momento della morte alla successiva incarnazione. 

Lou Reed è nel film, fa la parte di un dottore ha raccontato Anderson. "Lo spirito di Lou è molto presente nel film. Volevo che ci fosse una parte della sua personalità, della sua energia. Abbiamo condiviso lo stesso maestro di Tai chi, Lou aveva molte armi, katane pesantissime che io non ho saputo usare. Volevo fare qualcosa per riprodurre la sua forza".