Giovedì 26 Dicembre 2024

Il segreto della felicità? Essere ignoranti

Gli studiosi: "Non sapere rende liberi". Ma la medaglia, come sempre, ha due facce...

Ignoranza (Olycom)

L'ignoranza logora chi non ce l'ha. E gli altri? Sono felici, oltre che beati. Uno studio condotto dalla Australian National University e riportato dal Daily Mail offre fondamento scientifico a uno dei luoghi comuni più citati e conosciuti. Il non sapere, l'ignoto, sarebbe il segreto della felicità. “Solo l'ignoranza ci dona la vera libertà”, assicura Michael  Smithson, professore della Research School of Psychology.

L'esercizio costante e quotidiano di raccolta di informazioni, analisi e previsioni di possibili scenari futuri, che molti di noi fanno quasi in automatico, in realtà avrebbe l'effetto di tarparci le ali. “Serve non conoscere alcune parti della tua vita presente e futura per assaporare l'autentica libertà personale”, spiega lo studioso. “Se tutto è già scritto per te, se sai già come andrà a finire, sei meno libero quando prendi decisioni”.

Secondo Smithson l'ignoranza è alla base della creatività, concetto che dovrebbe far riflettere artisti, imprenditori e anche gli scienziati. “Devi non sapere, altrimenti non ci sarebbe nulla da scoprire e niente di nuovo da inventare”. Il professore non sottovaluta il 'lato oscuro' dell'ignoranza, con i problemi sociali che da essa derivano. Dai pregiudizi di ogni specie, al razzismo. L'ignoranza diffusa, per Smithson, sarebbe anche una minaccia per la democrazia. “Churchill in persona sosteneva che il miglior argomento contro la democrazia fossero 5 minuti di conversazione con l'elettore medio”. Insomma, beati quelli ignoranti e felici. Basta che non siano troppi. Un'élite.