
Matteo Renzi all'assemblea di Confcommercio (Lapresse)
Roma, 9 giugno 2016 - Fischi a Matteo Renzi durante l'assemblea annuale di Confcommercio. Il premier ha preso la parola dopo l'intervento del presidente Carlo Sangalli, che ha parlato di una ripresa senza "slancio e senza intensità. Una ripresa senza mordente che non salta mai la faglia, il crepaccio tra stagnazione e crescita". Il premier risponde dal palco dell'assemblea generale e rivendica davanti ai commercianti il bonus degli 80 euro, annunciando l'impegno a non aumentare l'Iva nel 2017.
"Grandissimo rispetto per chi ritiene gli 80 euro una mancia elettorale, sono contento di averli dati. È una valutazione che rispetto", ha detto Renzi. "Che non fossero apprezzati da voi lo sapevamo da tempo ma che fossero una misura di giustizia sociale verso gente che non guadagna 1500 euro al mese lo rivendico con forza", ha continuato il premier tra i fischi. A cui ha replicato: "Fischiatemi pure se avete il coraggio ma la politica deve essere con la P maiuscola, dovete credere nella politica e l'atteggiamento di chi dice tutti uguali fa il vostro male, non il vostro bene". Poi la promessa agli imprenditori: "Prendo l'impegno per voi irrinunciabile per la crescita nel 2017 di non aumentare l'Iva. Ma l'Iva non si tocca più dal 2013, le clausole non sono mai state toccate dal nostro governo, l'ultimo aumento è scattato nell'ottobre di quell'anno, noi siamo in carica dal febbraio 2014".
Un confronto serrato, quello tra il premier e i commercianti, con culmine nel passaggio degli 80 euro. Dalla platea c'è anche chi si è rivolto a Renzi al grido di "cominciate a tagliare i vostri stipendi". "Sono d'accordo su questo. Io percepisco 5 mila euro netti al mese...", è stata la risposta del premier, che non ha però placato le contestazioni. "Non mi spaventa la discussione - ha continuato il presidente del Consiglio -. Figuratevi...ho fatto l'arbitro in Garfagnana...".
Renzi rivendica segnali di ripresa dell'economia italiana, forte dei dati Istat che nell'ultimo report uscito oggi segnano un aumento dell'occupazione. Dati positivi, ha commentato il presidente del Consiglio, "qualsiasi paese che non vive di rancore ideologico dovrebbe accoglierli con uno sguardo sorridente". Del resto anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo messaggio di saluto all'assemblea generale di Confcommercio, prima dell'intervento di Renzi, aveva detto: "L'Italia sta gradualmente ripartendo: i segnali di riavvio dell'economia, seppur ancora contenuti e soggetti a incertezza, sono sostenuti dalla domanda interna, che evidenzia l'importanza dei consumi delle famiglie".
RAPPORTO ISTAT - In un anno 242mila occupati in più
Di un altro parere Sangalli, secondo cui invece "un anno fa parlavamo di ripresa, ma fu una previsione che si è realizzata solo in parte". In dodici mesi, ha continuato, "occupazione, consumi, produzione, fiducia e credito hanno avuto andamento altalenante, non riuscendo ad imprimere un cambio di passo alla ripresa".
Ma Renzi ribatte su diversi fronti, dall'immagine dell'Italia all'estero alla questione migranti. "L'Italia è attraversata da un crescente sentimento di apprezzamento e fiducia dall'estero, non siamo più quelli che vanno sui giornali per gli scandali e i problemi", ha detto. Ancora: "Sull'immigrazione non c'è nessuna invasione: c'è un grande problema emergenziale ma nessuna invasione. Fischiatemi pure ma se c'è qualcuno che rischia di morire in mare il mio paese è orgoglioso di salvare quella persona prima di fare polemiche demagogiche e populiste. Abbiamo cercato di raccontare che non è sulla paura che si vincono le sfide".
Dai fischi ai selfie. Al termine dell'assemblea il clima si è rasserenato con alcuni commercianti che si sono avvicinati al premier per gli autoscatti ormai di rito. I commercianti di Padova, protagonisti della rimostranza, sono scesi a scattarsi un selfie e a consegnargli la maglietta con su scritto: "Più coraggio, meno tasse".
Il video della contestazione