Napoli, 5 settembre 2015 - Sono stati i due figli del boss Ianuale a uccidere Anatolij Korol, il 38enne ucraino-eroe ammazzato qualche giorno fa mentre tentava di difendere la cassiera di un supermercato dai rapinatori a Castello di Cisterna, nel Napoletano. Entrambi hanno confessato l'omicidio dopo essere stati fermati dai Carabiniei. Si tratta - secondo quanto si è appreso - di Marco Di Lorenzo e Gianluca Ianuale, fratellastri, figli del boss Ianuale.
I due, che stanno collaborando con i carabinieri di Castello di Cisterna, sono stati rintracciati dai militari a Cosenza, dove si erano trasferiti da alcuni giorni. Secondo quanto si è appreso gli assassini la notte del delitto non avevano fatto rientro nelle proprie abitazioni ed avevano dormito in un residence nel Napoletano.
IL FERMO - I due erano stati posti in stato di fermo, in quanto fortemente indiziati per la morte dell'ucraino. Da indiscrezioni, sembrerebbe che i due siano stati individuati a Scalea, in una località di vacanza. La voce del fermo si è sparsa velocemente e al momento del passaggio dei carabinieri con i due giovani sospetti sono scattati gli applausi all'indirizzo dei militari.
Intanto i carabinieri hanno fatto una serie di perquisizioni in via Leopardi nel rione Cisternina (complesso di edilizia popolare di Castello di Cisterna), trovando nella tromba di un ascensore condominiale un fucile mitragliatore, una pistola calibro 7.65, munizioni e tre bilancini di precisione. Le armi perfettamente oliate e pronte all'uso sono state repertate e saranno inviate al Ris dell'Arma per gli accertamenti balistici.
Alla notizia del fermo la moglie del 38enne ucraino Anatolij Korol è scoppiata in lacrime e ha ringraziato i carabinieri per "l'impegno profuso nelle indagini". La famiglia di Anatolij al momento è in Ucraina alle prese con le procedure per l'organizzazione del funerale.