Martedì 24 Dicembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Roma, 23enne ucciso dagli amici durante un festino a base di alcol e droga

Il padrone di casa e un amico, studenti fuori corso, hanno invitato il giovane nell'appartamento e l'hanno massacrato a martellate e coltellate. Poi uno di loro è fuggito e ha cercato di togliersi la vita. Entrambi sono stati fermati

Luca Varani, lo studente universitario ucciso in un appartamento di Roma (ansa)

Roma, 6 marzo 2016 - Ucciso a 23 anni dagli amici durante un festino a base di alcol e droga. Succede a Roma, in un appartamento di via Igino Giordani, nel quartiere Collatino.  I carabinieri hanno ricostruito un quadro che lascia sconcertati: in quell'appartamento da molte ore, se non da giorni, stavano chiusi il proprietario, 29 anni - studente fuori corso figlio di ristoratori - e un amico 30enne, facendo consumo smodato di cocaina e alcol. 

Poi "per divertimento" i due hanno invitato per una festa Luca Varani, di qualche anno più giovane: appena il poveretto è entrato, lo hanno "massacrato con numerose armi da taglio e corpi contundenti", seviziandolo e uccidendolo a martellate e coltellate. Passato l'effetto delle droghe e dell'alcol, il proprietario di casa ha chiamato il padre, che ha provveduto ad avvertire i carabinieri. Il secondo aggressore, che nel frattempo si era allontanato di casa, è stato ritrovato dai carabinieri in un albergo di zona piazza Bologna, grazie al nominativo lasciato alla reception: era in stato di semi-coscienza dopo aver assunto alcol e barbiturici, forse con l'intento di suicidarsi. Salvato in extremis e sottoposto a lavanda gastrica, è ora piantonato all'ospedale Sandro Pertini, mentre il proprietario dell'appartamento è agli arresti nel carcere di Regina Coeli.

Pare che il 23enne sia morto diverse ore prima dal ritrovamento, probabilmente nella notte tra venerdì e sabato. Sarà comunque l'autopsia a fissare l'orario del decesso e il numero esatto delle ferite inferte. Altro particolare inquietante: il corpo del giovane è stato trovato nudo in camera da letto.

"Non so perché lo abbiamo fatto", avrebbe detto tra le lacrime uno degli uomini fermati. Nell'abitazione i militari hanno sequestrato due coltelli da cucina e un martello utilizzati probabilmente per il delitto.  Si indaga per accertare quale sia stata la molla che ha fatto scattare il cruento omicidio. I militari stanno ascoltando diverse persone nel palazzo per capire se qualcuno abbia sentito o notato qualcosa che possa essere utile alle indagini.