Lunedì 18 Novembre 2024
ELENA G. POLIDORI
Politica

Prodi stavolta è fuori dai giochi. Zampa: "Basta tirarlo in ballo"

L’ex portavoce del Professore e vicepresidente del Pd: "No a un candidato frutto del patto del Nazareno"

Romano Prodi (ImagoE)

Romano Prodi (ImagoE)

Roma, 27 gennaio 2015 - "È inutile, Prodi ha già detto che si è tirato fuori...".  

È vero, onorevole Sandra Zampa, ma Civati lo chiama ancora in causa. Non solo lui...

"È vero, ma in Pippo affetto e stima prevalgono".

L’ex portavoce del Professore e vicepresidente del Pd non lo dice ma si capisce che Romano Prodi stavolta davvero non è in corsa. E se poi la minoranza si mettesse d’accordo con i 5 Stelle proprio su Prodi per mettere con le spalle al muro Renzi?

"Guardi, questa strategia non è nell’aria. Stavolta cerchiamo un nome condiviso da tutto il Pd, non si deve presentare uno schema come quello del 2013, quando arrivò un nome da votare, senza che fosse stato minimamente discusso...".

E scattò la ’rivolta’ dei 101...

"Esatto. C’era un segretario indebolito dalla prova delle urne e c’erano correnti interne contrapposte, si consumarono vendette. Non si dovrà ripetere".

Lei ci crede davvero che Renzi discuterà con tutto il partito fino all’ultimo minuto utile, ovvero allo scoccare della quarta chiama?

"Non è una questione di crederci. Dovrà essere così. Non potremo mai accettare un nome anche abilmente calato dall’alto".

Sta dicendo che non accetterà un nome del patto del Nazareno?

"Sto dicendo esattamente questo. Che il presidente della Repubblica non può essere l’espressione di qualsivoglia patto, dei nazareni o degli ulivi. Sarebbe inaccettabile che a un certo punto Renzi dicesse ‘il nome è questo, votatelo’, perché una parte del partito lo rifiuterebbe".

Dall’incontro che avete avuto con Renzi (ieri, ndr) sembra che il partito sia uscito più compatto...

"Abbiamo solo cominciato un percorso parlando di identikit di personalità che possano trovare assenso da gran parte delle forze politiche...".

Anche Prodi, in fondo, lo sarebbe...

"Ovviamente sì".

Cosa vi aspettate ora da Renzi?

"È al lavoro un gruppo del Pd per arrivare a una sintesi".

Che, ovviamente, dovrà piacere anche a Berlusconi. Il Pd da solo non può farcela.

"Certo, ma non solo a Berlusconi, come è ovvio".

È una strategia delicata, Renzi rischia di trovarsi con 300 voti per Prodi nelle prime chiame...

"Ho già risposto su questo. Se il nome risulterà condiviso, non correremo questo rischio. Che, peraltro, nessuno vuole correre davvero".