Venerdì 20 Dicembre 2024
SILVIA MASTRANTONIO
Cronaca

Allarme sicurezza, auto da buttare e caschi sbriciolati. Così lo Stato mette gli agenti in strada

In nove anni tagliate risorse per 5 miliardi e mezzo alle forze dell’ordine

Allarme sicurezza (Ansa)

Roma, 19 ottobre 2015 - UN TEMPO i nostri soldati andarono in Russia con le scarpe di cartone. Oggi a combattere contro mafia e criminalità comune ci andiamo senza tecnologie, con i giubbotti antiproiettile scaduti e i caschi che si sbriciolano. Però siamo un grande Paese perché quegli uomini i criminali li catturano lo stesso. È tutta una questione di numeri. Il comparto Difesa assorbe 20 miliardi, quello sicurezza poco più di 7. In nove anni poliziotti, carabinieri, finanzieri etc, hanno visto depauperate le risorse di oltre 5 miliardi e mezzo. Con responsabilità equamente distribuite: un miliardo e 600 milioni targati Prodi e Padoa Schioppa; 3 miliardi con Berlusconi e Tremonti. Poi è arrivato Monti che ha bloccato contratti, tagliato straordinari e segato altri 65 milioni di budget.

LE LEGGI di Stabilità di Letta e Renzi non hanno mutato la direzione e con la spending hanno portato via un altro miliardo attraverso chiusura di presidi e calo del turnover. Però c’è stato lo sblocco del contratto (fermo da 5 anni) pagato con ulteriori tagli a straordinari, buoni pasto e benzina, spese per la manutenzione. L’acquisto del carburante – che non serve alla gita fuori porta ma ad assicurare il servizio – negli ultimi 5 anni si è ridotto del 44%. Auto e mezzi vetusti per la Polizia che ne conta 24.000 in tutto di cui un terzo in riparazione. Del resto la media dei chilometri accumulati dalle Volanti è 200.000. Ora il governo offre un aumento (efficace per tutto il comparto pubblico) di circa 5 euro lordi che significano 3 netti al mese.

DIRE che poliziotti, carabinieri, finanzieri sono un po’ arrabbiati è soltanto un eufemismo. Se poi all’elenco si aggiungono i vigili del fuoco per i quali l’assenza dei mezzi equivale, in taluni casi, alla differenza tra vita e morte e i forestali in via di scioglimento per l’intuizione del ministro Madia, l’aria è sicuramente molto tesa. Il personale è ridotto e, solo in polizia, i ranghi contano buchi per 18.000 unità mentre i posti da coprire dovrebbero essere 43.000 in tutto il comparto. Roma si appresta ad affrontare il Giubileo straordinario con 2.000 uomini in meno. Non c’è da stupirsi se il prefetto Gabrielli si dice «preoccupato». Ma non ridono neanche le altre città dove i vuoti di organico si fanno sentire: almeno mille a Milano, Napoli, Palermo. Trecento a Bologna e Firenze.

DI CONTRO – il discorso è vecchio ma inossidabile – ogni giorno circa 2.000 uomini di Polizia, Carabinieri e Finanza, sono impegnati nelle scorte che proteggono politici, personalità e collaboratori di giustizia per una spesa di 250 milioni di euro l’anno. Se soltanto si riducessero le scorte della metà – ha calcolato il Sap, sindacato di Polizia – si potrebbero recuperare mille uomini che sarebbero equivalenti a 500 volanti o gazzelle in più per la tutela collettiva. E sicuramente ai cittadini potrebbe interessare.