Lunedì 9 Settembre 2024

Renzi si è dimesso. Governo, cosa succede oggi

L'approvazione della manovra e la direzione Pd. Poi la palla passa a Mattarella. Ecco i nodi di una giornata decisiva per la crisi di governo

Matteo Renzi (Ansa)

Matteo Renzi (Ansa)

Roma, 7 dicembre 2016 - Approvazione della manovra, la direzione Pd e le mosse del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, orientato a evitare le elezioni subito. Sono questi i nodi di questa giornata decisiva per la crisi italiana, innescata dalla vittoria del No al referendum. Matteo Renzi ha parlato questo pomeriggio al Nazareno, dove ha confermato le sue dimissioni da premier. "Vado a dimettermi - le parole del premier uscente -, da stasera sarò in carica per l'ordinaria amministrazione". Per quanto riguarda il governo, durante il suo intervento Renzi ha presentato un bivio, come anticipato nella sua enews: o governo unito, o si vota dopo la sentenza della Consulta sulla legge elettorale: "Se si vuole un nuovo governo che affronti la legge elettorale e gli appuntamenti internazionali - ha sottolineato infatti Renzi -, il Pd non può essere solo, anche se è consapevole della propria responsabilità. Anche gli altri devono caricarsi il peso, almeno in parte". 

Intanto il Senato ha approvato la manovra, come annunciato ieri. Il governo aveva posto la fiducia. Dopo la votazione, Renzi alle 19 in punto è salito al Colle da Mattarella per formalizzare le dimissioni da premier. Nel frattempo, le opposizioni continuano ad alzare la voce. "Voto subito o andremo in piazza". Già ieri si erano fatte sentire contro l'annuncio della Consulta che ha fissato l'udienza sull'Italicum per il 24 gennaio. "Data irricevibile", aveva commentato la Lega che punta alle urne subito. "Abbiamo agito secondo le regole" replica oggi la Corte Costituzionale.

MANOVRA - Il via libera definitivo alla manovra in Senato è arrivato nel primo pomeriggio. L'accelerazione sull'approvazione alla legge di bilancio è motivata dall'invito da parte del presidente della Repubblica Sergio Mattarella al premier Renzi di congelare le dimissioni fino all'approvazione della manovra, per scongiurare il ricorso all'esercizio provvisorio. La palla ora passa a Mattarella.  Renzi interviene sui social: "La legge di Bilancio 2017 è stata approvata anche dal Senato. Credo sia un'ottima legge e vi invito a vedere le slide che abbiamo preparato un mese fa all'atto dell'approvazione in Consiglio dei Ministri", scrive.

DIREZIONE PD - Tregua armata o resa dei conti alla direzione Pd? L'incontro al Nazareno è partito un po' in ritardo rispetto alle previste 17.30, e il 'format' previsto con il solo intervento di Matteo Renzi non è stato rispettato, dato che Walter Tocci, senatore della minoranza che ha votato No al referendum, non ha voluto rinunciare al proprio, polemizzando anche per lo spostamento di orario dell'incontro, previsto inizialmente per le 15. Durante il suo intevento, durato 19 minuti, il premier ha indicato la sua proposta di fronte al bivio tra elezioni anticipate o governo di responsabilità nazionale. Lo scenario del voto presenta diversi ostacoli, tra cui l'udienza della Consulta che ieri ha reso noto che si pronuncerà sull'Italicum il 24 gennaio. E poi lo stop di Mattarella, orientato a evitare le elezioni. 

LE CONSULTAZIONI DI MATTARELLA - E' stato reso noto stasera anche il calendario delle consultazioni al Quirinale. Domani alle 18 salirà al Colle il presidente del Senato Pietro Grasso; dopo mezz'ora sarà la volta della presidente della Camera Laura Boldrini e alle 19 il presidente Emerito Giorgio Napolitano. Le consultazioni termineranno sabato pomeriggio. 

Ieri il Capo dello Stato ha annullato tutti gli impegni che aveva in programma a Milano, compresa la Prima della Scala, "per seguire gli sviluppi della situazione politica", oggi ha annullato anche la visita a Bologna prevista per il 12 dicembre.