Roma, 5 dicembre 2016 - Tempi brevi per il voto, intanto al Pd l'incarico di un nuovo governo di transizione. E' questo lo scenario invocato da Silvio Berlusconi dopo la vittoria del No al referendum costituzionale. Un risultato che ha costretto il premier Matteo Renzi alle dimissioni. Un passo indietro che dovrebbe arrivare, secondo quanto emerso dall'incontro tra Renzi e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, solo dopo l'ok alla Manovra.
Il presidente di Forza Italia Silvio Berlsuconi non ci mette alcun carico sulla sconfitta di Renzi al referendum e dice di avere fiducia nel ruolo di Mattarella come garante di questa "fase delicata". "Abbiamo fiducia nel ruolo di garante del Capo dello Stato che vigilerà certamente su questa fase delicata con equilibrio e imparzialità. Siamo certi che il Presidente della Repubblica saprà individuare la soluzione più corretta per assicurare agli italiani in tempi brevi la possibilità di votare e di scegliere finalmente, dopo tre governi non eletti, il governo a cui intendono affidare la guida del Paese", fa sapere in una nota. In attesa che il voto avvenga, specifica l'ex premier, "spetta al Partito Democratico dare vita ad un nuovo governo con il compito di mettere in sicurezza i conti pubblici con l'approvazione della legge di bilancio e soprattutto di consentire al Parlamento l'approvazione di una nuova legge elettorale basata su criteri che garantiscano la effettiva corrispondenza tra la maggioranza parlamentare e la maggioranza espressa dagli elettori". Il Cavaliere resta ad Arcore, domani a pranzo vedrà i vertici del partito e forse tornerà nel pomeriggio a Roma, anche per prepararsi alle consultazioni al Colle: sarà lui a guidare la delegazione.