Roma, 11 dicembre 2017 - Massimo D'Alema vero king maker di Liberi e Uguali? "Mah... È una vita che ho posizioni di guida. Ho guidato magistrati, processi, credo di poterguidare una formazione politica. Sono abituato a discutere. Poi, a prendere decisioni. Se ne accorgeranno tutti". Toni cortesi eppur decisi, ecco Pietro Grasso all’esordio in tv (da Fazio su Rai 1). Il leader di Liberi e Uguali mette i puntini sulle ‘i’. Non prima, però, di aver presentato il simbolo della nuovissima lista politica nata aRoma il 3 dicembre dall’unione di Mdp, civatiani e Sinistra Italiana: un grande cerchio amaranto con la scritta Liberi e Uguali e, sotto, «con Pietro Grasso». Perché quel colore? Grasso (cravatta amaranto...), lo spiega: "Per gli antichi romani era quello che dava protezione".
Ci sono poi "tre foglioline a costituire la ‘E’ che indicanole donne presenti nel nostro movimento e il ruolo che svolgono nel Paese". Precisazione tra il serio e il faceto: "Non volevo che ci fosse il mio nome nel simbolo, ma mi hanno detto che è come il braccialetto che si mette al polso dei neonati, e noi siamo appena nati...". Non è finita: Renzi lo paragona a Fini, il ‘traditore’ per eccellenza che mollò il Pdl e fondò un partito senza dimettersi dalla presidenza della Camera? Lui, Grasso, presidente del Senato, pacato risponde: "Gli faccio i migliori auguri. Ho rispetto. Però, se provoca, rispondo. Io non ho un passato politico. Lui ha superato la sua fase zen. E non sembra avere un futuro roseo. Perciò dà stilettate...". Insomma, la cifra stilistica del leader di Liberi e Uguali sarà improntata al massimo understatement, senza far sconti. A Renzi, il rottamatore. E nemmeno a Grillo che voleva aprire il Parlamento come una scatoletta di tonno. Grasso punta molto sui lavoratori in difficoltà o su chi rasenta la povertà. Crede nelle istituzioni e non mostra stupore per Berlusconi che indica nel generale Gallitelli un possibile candidato premier per il centrodestra.Ma soprattutto scandisce di voler essere una "guida tranquilla".
Cosa ha detto Matteo Renzi su Grasso:
E la Boldrini? "Aspetta la conclusione dell’iter della legge di bilancio...". L’ex pm auspica che si schieri con la ‘sinistra-sinistra’. E le alleanze? Grasso non chiude, non vuole una ridotta di sinistra: «Ho una visione più ampia. Ho la visione di un paese che deve guardare a una ricostruzione. Ricostruire la sinistra significa ricostruire il Paese. Noi siamo una formazione che deve ancora nascere, siamo in una fase costituente e ci stiamo proiettando soprattutto nel territorio. Il mio obiettivo è allargare, nessuna preclusione al Pd". Ovviamente, il Pd non gradisce. E il renzianissimo Michele Anzaldi picchia duro perché da Fazio è andata in onda "una trasmissione di propaganda elettorale al servizio del partito di Bersani e D’Alema". Il gioco si fa duro. E i duri cominciano a giocare. Da entrambe le parti.