Bruxelles, 15 dicembre 2016 - Paolo Gentiloni, dopo il suo primo vertice europeo da presidente del Consiglio, fa il punto della situazione. Premettendo che L'Italia "è molto esigente" sulla questione della gestione dell'immigrazione in Europa. Alla fine sgancia la 'bomba' Jobs Act: "Non abbiamo nessuna intenzione di cambiare linea sull'articolo 18 e sul Jobs act", dice il premier.
In serata la conferenza stampa: "L'Ue si sta lentamente orientando ad assumere nella sua agenda le priorità migratorie - dice Gentiloni - ma purtroppo i problemi sono molto più veloci delle soluzioni e continua ad esserci ancora un fortissimo ritardo, anche laddove, nel recepire la proposta italiana del Migration compact, c'è una consapevolezza che si debbano fare dei passi in avanti". Gentiloni sottolinea poi una piccola vittoria: "Abbiamo chiesto e ottenuto che la discussione sul regolamento di Dublino fosse rinviata perché le ipotesi che si delineavano erano per noi insufficienti. Se ne discuterà nei prossimi mesi".
"La nostra valutazione generale - insiste - è che i problemi purtroppo sono molto più veloci delle soluzioni e così continua ad esserci un fortissimo ritardo". Sulla Siria, inoltre, "la diplomazia vive uno dei suoi momenti più difficili - spiega il premier - Non è facile dare un contributo, ci siamo concentrati sulla dimensione umanitaria e abbiamo avuto una discussione conclusasi, per fortuna, senza considerare l'ipotesi, che a mio avviso sarebbe stata sbagliata, di agire con sanzioni contro la Russia. Ipotesi che è girata, è stata rinnovata anche nella riunione di oggi", ma non è passata, ha aggiunto il premier.
Infine la questione della Brexit: al negoziato per l'uscita del Regno Unito dall'Unione europea parteciperà, "come è giusto che sia"; anche il Parlamento europeo e in particolare il suo rappresenante per la Brexit, il capogruppo liberaldemocratico Guy Verhofstadt.
Su Twitter Gentiloni si lascia andare a postare le foto con altri leader, come questa:
Con #Merkel, @fhollande e Issoufou, presidente del Niger, principale paese di transito migrazioni pic.twitter.com/n7bEzTfyau
— Paolo Gentiloni (@PaoloGentiloni) 15 dicembre 2016