Sabato 16 Novembre 2024

Elezioni Ostia, boom di Casapound. Per il ballottaggio è decisiva

Il partito di estrema destra sfiora il 10%, nel 2016 non arrivò al 2. In 17 mesi il Movimento 5 Stelle perde 19mila voti

Il candidato di Casapound Luca Marsella (Ansa)

Il candidato di Casapound Luca Marsella (Ansa)

Roma, 6 novembre 2017 - I dati che più saltano all'occhio nei risultati delle elezioni a Ostia per scegliere il nuovo presidente del Municipio X di Roma dopo 27 mesi di commissariamento sono, da un lato, l'emorragia di voti del Movimento 5 Stelle e dall'altro l'exploit di Casapound che sfiora il 10% attestandosi sui voti di Fratelli d'Italia. 

IL BOOM DELL'ESTREMA DESTRA - Il partito di estrema destra Casapound, che correva con due liste civiche e con candidato Luca Marsella, ha preso il 9,02%: un vero boom se rapportato al 2016 quando arrivò all'1,99% e anche al 2013 quando prese l'1,08%. Se al ballottaggio i voti di CPI andassero tutti a Picca, il centrodestra arriverebbe al 35% superando il Movimento 5 Stelle.

IN NETTO CALO IL M5S - Il Movimento 5 Stelle resta il primo partito votato, ma ha perso il 13,34% di consensi rispetto alle elezioni comunali del 2016 che avevano incoronato Virginia Raggi sindaca della Capitale. Quasi un anno e mezzo fa Raggi prese in quel Municipio il 43,62% dei voti (il 76,12% al ballottaggio), mentre ieri la candidata pentastellata Di Pillo - che è stata comunque la più votata e andrà al ballottaggio - è arrivata al 30,28%. In totale sono 22.761 voti in meno tra le due tornate. Rispetto alle comunali del 2013 (Ignazio Marino sindaco), l'ultima volta che si votò in quel Municipio, il candidato del M5S ha aumentato i consensi del 13,3%: allora Paolo Ferrara (oggi capogruppo grillino in Campidoglio) prese il 16,98%, classificandosi terzo dopo le coalizioni di centrosinistra e centrodestra.

FDI TRAINA IL CENTRODRESTRA - Sarà il centrodestra, con la candidata di Fratelli d'Italia Monica Picca, a sfidare Di Pillo al ballottaggio: Picca ha preso il 26,68%, portando la coalizione che la sosteneva (Fratelli d'Italia, Forza Italia, Noi con Salvini e due liste civiche) al 26,61%, meno di 4 punti di distanza (2.321 voti) dal Movimento 5 Stelle. Rispetto al giugno 2016, Fratelli d'Italia ha perso una manciata di voti (da 9,99% a 9,68% di ieri) ma tutta la coalizione è passata dal 16,87% al 26,61%. Allora però nella coalizione non c'era Forza Italia, che sosteneva Alfio Marchini e prese il 5,59%. Nel 2013, invece, il centrodestra arrivò al 29,45% per sostenere il candidato Cristiano Rasi (Fratelli d'Italia per Alemanno Sindaco prese il 5,44%).

PD SECONDO MA DA SOLO NON VOLA - Il candidato del Partito Democratico Athos De Luca è arrivato al 13,61%. Il Pd si è presentato da solo alle elezioni di ieri, prendendo il 13,74%. Di fatto è il secondo partito più votato a Ostia ma è distante quasi 17 punti dal M5S: da solo non è competitivo. Nel 2016 la coalizione di centrosinistra che sosteneva Roberto Giachetti sindaco arrivò al 19,54%: ne facevano parte, oltre al Pd, Socialisti, Verdi, Italia dei Valori, Radicali e liste civiche. Se anche ieri il centrosinistra si fosse presentato unito avrebbe quanto meno rivaleggiato con il centrodestra arrivando intorno al 26%: le liste collegate agli altri candidati di sinistra, Eugenio Bellomo e l'ex parroco don Francesco De Donno (sostenuto da Insieme e Mdp), hanno preso rispettivamente il 3,63% e l'8,64%. Sono lontani i tempi del 2013, quando la coalizione di centrosinistra (con candidato Andrea Tassone) arrivava al 42,95% guadagnando la presidenza.

LE LISTE CIVICHE - Le altre liste civiche prendono, in totale, l'8,08%: tra queste si affermano le due legate al giornalista Andrea Bozzi (5,36%), seguita dalla lista "Il popolo della famiglia" di Giovanni Fiori (1,37%) e dalla lista "Noi del 10º municipio" di Marco Lombardi (1,35%).