Giovedì 19 Dicembre 2024
NINO FEMIANI
Politica

Il Movimento 5 Stelle scivola sui bilanci. Crisi di nervi da Roma alla Sicilia

I conti azzoppano le giunte grilline. E a Ragusa è caos politico

Andrea Mazzillo, assessore al bilancio di Roma Capitale

Roma, 22 dicembre 2016 - DA ROMA a Ragusa, la grana del bilancio azzoppa la credibilità delle giunte pentastellate. Nella Capitale e in Sicilia i documenti contabili sono stati affondati dai revisori o da un ‘traditore’ grillino, ma il risultato politico non cambia: è caos nel Movimento 5Stelle dove il mea culpa si alterna alla rabbia per esperienze amministrative che si stanno sbriciolando tra figuracce, polemiche e veleni.

A Roma, la riscrittura del bilancio chiesta dall’Oref, l’organismo di revisione economico e finanziario, comporta che, dal primo gennaio al 28 febbraio, il Comune andrà avanti con un conto provvisorio e potrà spendere in ogni mese solo un dodicesimo di quanto ha sborsato nell’anno precedente, non un euro di più. Se il bilancio dovesse essere di nuovo bocciato, il prefetto potrebbe anche sciogliere il Consiglio comunale, come da mesi profetizza l’ex sindaco Ignazio Marino.

È SUL VERSANTE politico che la clava degli occhiuti contabili picchia duro sul semestre della sindaca capitolina. «L’amministrazione Raggi si è allontanata dalla giusta direzione intrapresa dal commissario Tronca», è la conclusione dell’Oref che suona come una sentenza contabile e una bocciatura politica.

La miscela esplosiva in Campidoglio alimenta la bagarre delle opposizioni contro il quartier generale dei Cinquestelle che si difende accusando le giunte precedenti e tentando di minimizzare le obiezioni dei revisori. Il Pd, però, tuona: «Siamo allo sbando, ora dobbiamo capire cosa succede, anche perché non è che è stata fatta una correzione o un rilievo, è stato detto che va smontato e rimontato il bilancio, il che significa che deve ricominciare a fare tutti i giri, tra giunta e municipi. È una situazione che alla luce delle parole trionfalistiche della sindaca di qualche settimana fa, quando diceva che il bilancio sarebbe stato approvato entro il 23 dicembre, fa riflettere», dice l’ex candidato sindaco di Roma del Pd, Roberto Giacchetti.

L’ASSESSORE  Andrea Mazzillo promette di accettare «la sfida del rigore» dell’Oref e annuncia che presenterà all’aula Giulio Cesare un nuovo bilancio da approvare entro il 28 febbraio. Compito non semplice perché dovrà profondamente integrare il Dup, il documento di programmazione, in particolare nella sezione operativa, «specificando in modo puntuale gli obiettivi, i contenuti dei programmi e le modalità di attuazione». Contro Raggi & Co non c’è solo lo scontato attacco dell’opposizione. Anche tra i militanti lontani dal ‘raggio magico’, prevale il maldipancia che declina in malumore. «Un’altra figura di m….», scrive qualcuno sul web ricordando non solo il caos su nomine, stipendi d’oro, arresti e avvisi di garanzia ma anche la paralisi di giunta nel primo semestre.

GRILLINI sull’orlo di una crisi di nervi perché non c’è solo Roma a incrinare la ‘reputation’. A Ragusa, seconda città capoluogo conquistata dai 5 Stelle dopo Parma, il primo cittadino Federico Piccitto vede bocciata la sua manovra di assestamento del bilancio. Stavolta a far cadere il fedelissimo di Beppe Grillo è una ‘congiura interna’, ordita dalla consigliera pentastellata Maria Rosa Marabita, che ha votato con l’opposizione facendo affondare le modifiche al documento contabile. «Un sedicente gruppo di attivisti, che non fanno parte del Movimento ma aderiscono al gruppo Ragusattiva 5 Stelle, hanno voluto mettere in difficoltà la mia amministrazione non rendendosi conto di fare un danno alla città», accusa Piccitto.