È una credenza comune che le donne vivano più a lungo degli uomini, ma è il motivo preciso di questa differenza che invece ci sfugge. Così Steven Austad e Kathleen Fischer, due ricercatori della University of Alabama at Birmingham, hanno condotto uno studio sul tema.
SCIENZA E CREDENZA POPOLARE
Il lavoro, appena pubblicato sulla rivista Cell Metabolism, parte dal presupposto che "gli esseri umani sono l'unica specie in cui uno dei due sessi ha vantaggi maggiori dell'altro quanto a longevità", spiegano i due accademici nel paper. La differenza di genere quindi "potrebbe essere una delle caratteristiche principali dell'umanità in generale". Gli studi sull'argomento sono contraddittori e rivelano che, dalle mosche ai mammiferi, molte specie presentano differenze nella longevità fra maschi e femmine, ma a volte pendono da una parte, a volte dall'altra, a seconda dell'approccio scientifico. Nel caso degli esseri umani, però, tutti gli studi convergono verso un punto: le donne vivono più degli uomini.
L'ANALISI DEI DATI
Austad e Fischer, meravigliati dal fatto che questo filone di ricerca sia così poco battuto, hanno raccolto i dati disponibili, compilando una sorta di elenco delle caratteristiche che rendono le donne più longeve.
Lo Human Mortality Database contiene dati su 38 paesi, risalendo anche al 1751 (per la Svezia), e rivela che l'aspettativa di vita delle donne va ben oltre quella degli uomini, con grandi differenze nella prima infanzia (fino a 5 anni) e verso i 50 anni.
Il Gerontology Research Group evidenzia che il 90% dei super-centenari (oltre i 110 anni) sono donne.
I registri delle nascite tra 1800 e 1900 in Islanda, terra dalla popolazione geneticamente molto omogenea, mostrano come indipendentemente da terremoti, eruzioni, catastrofi di ogni tipo, epidemie, fame e guerre, le donne sopravvivono più a lungo.
Analizzando l'elenco delle 15 maggiori cause di morte negli USA nel 2013, si scopre che le donne presentano una resistenza più alta degli uomini: solo nel caso del morbo di Alzheimer si registra una più alta mortalità femminile.
LE CAUSE DELLA LONGEVITÀ
Austad ha poi esaminato studi sulle drosofile (i moscerini della frutta) e sulle cavie da laboratorio, concludendo che le cavie siano l'esemplare migliore per condurre studi sulla differenze di sesso in rapporto all'età nella fisiologia cellulare, così i due ricercatori hanno condotto ricerche in questo senso. Ne emerge che le differenze sull'aspettativa di vita potrebbero essere dovute a degli ormoni, in particolare allo sviluppo del testosterone nel momento in cui, nell'utero materno, avviene la differenziazione del sesso del nascituro. Altra cause sembrano una certa differenza nel sistema immunitario, diverse risposte agli stress, la salute dei mitocondri e il fatto che gli uomini abbiano un solo cromosoma X contro i due delle donne.
IL MISTERO
Tuttavia esiste anche una sorta di "paradosso della mortalità": pur essendo più longeve, in età avanzata le donne tendono ad avere più problemi di salute rispetto agli uomini. "È una delle questioni più spinose, che non hanno precedenti nelle altre specie", spiegano i due ricercatori, "la robustezza fisica dovrebbe garantire migliori probabilità di sopravvivenza agli uomini in tarda età". Il dato risulta evidente a tutte le latitudini, dai paesi occidentali a Bangladesh, Cina, Egitto, Guatemala, India, Indonesia e tanti altri.
Se dunque da una parte sono conclamati i vantaggi femminili in fatto di sopravvivenza lungo quasi tutta l'esistenza, non è ben chiara la dinamica di questo fenomeno durante la terza età, che per le donne diventa più complessa rispetto agli uomini. Il sesso femminile è più portato di quello maschile a sviluppare problemi ossei come la osteoartrite, i dolori spinali e l'osteoporosi, il che conduce a privazione del sonno e a stress. Questa differenza di genere nelle malattie potrebbe essere dovuta a una maggior debolezza dei tessuti connettivi nelle donne, spesso collegata agli ormoni.
Qualche passo avanti è stato fatto con questa ricerca, ma come suggeriscono i due biologi c'è ancora molto da capire del mistero della vita umana.