San Gennaro 2021: il "miracolo" si è ripetuto. La diretta dal Duomo di Napoli

L'annuncio è stato dato alle 10 in punto dall'arcivescovo Domenico Battaglia, che poi nell'omelia ha invitato i defeli a "non scambiare un segno evangelico per un oracolo da consultare"

L'arcivescovo Battaglia con l'ampolla, mentre sventola il tradizionale fazzoletto bianco

L'arcivescovo Battaglia con l'ampolla, mentre sventola il tradizionale fazzoletto bianco

Napoli, 19 settembre 2021 - Si è ripetuto a Napoli il prodigio del “miracolo” di San Gennaro, il sangue si è sciolto. L'annuncio della liquefazione del sangue è stato dato alle 10 in punto in Duomo. “Il sangue si è sciolto”, ha annunciato ai fedeli l'arcivescovo di Napoli, monsignor Domenico Battaglia. Parole accolte dall'applauso dei fedeli. L'ampolla contenente il sangue del Santo è stata portata dall'arcivescovo dalla Cappella del Tesoro di San Gennaro all'altare del Duomo. Già durante il percorso, il sangue è apparso sciolto agli occhi dei fedeli che hanno salutato l'avvenimento con un lungo applauso. L'annuncio è stato accompagnato dal tradizionale sventolio di un fazzoletto bianco da parte del presidente della Deputazione di San Gennaro, che testimonia l'avvenuta liquefazione. 

L'arcivescovo Battaglia con l'ampolla del sangue di San Gennaro
L'arcivescovo Battaglia con l'ampolla del sangue di San Gennaro

“Ringraziamo il Signore per questo dono, per questo segno così importante per la nostra comunità". Sono le prime parole pronunciate dall'arcivescovo di Napoli, monsignor Domenico Battaglia, dopo l'annuncio dell'avvenuto prodigio della liquefazione del sangue di San Gennaro. “È bello ritrovarsi attorno a questo altare - ha aggiunto Battaglia - per celebrare l'eucaristia della vita e per chiedere l'intercessione di San Gennaro, perché possiamo sempre di più innamorarci della vita e del Vangelo. Non sempre ci riusciamo perché la vita è segnata da debolezze e fragilità". Per monsignor Battaglia è la prima festività di San Gennaro in questa veste, essendo stato nominato arcivescovo di Napoli a febbraio scorso.

L'Arcivescovo: “Il prodigio non è un oracolo” da consultare”

Il prodigio c’è stato, i napoletani hanno tirato un sospiro di sollievo. Ma a riportare i fedeli alla giusta dimensione è monsignor Domenico Battaglia, con parole piene di saggezza e di fede. “Vi chiedo con forza, anche quest'oggi, di non scambiare un segno evangelico per un oracolo da consultare. Non cediamo alla tentazione di banalizzare i segni, piegandoli alla curiosità e alla superstizione”, ha ha detto l'arcivescovo di Napoli nell'omelia pronunciata dall'altare del Duomo. “Il sangue - ha aggiunto - sia che si sciolga, sia che resti nella sua solida sacralità, è sempre e solo segno del sangue di Cristo, versato per amore e mescolato al sangue di tutti coloro che nei secoli hanno dato la vita per testimoniare l'amore del Signore, la forza del Vangelo e le esigenze di giustizia e di pace che ne derivano”. 

L'arcivescovo, nell'omelia, ha ricordato anche la battaglia degli operali della Whirlpool. "Non posso non pensare a tutti gli operai della Whirlpool e a tutta la gente che sta soffrendo per mancanza di lavoro", ha detto in un passaggio dell'omelia, l'Arcivescovo di Napoli, monsignor Domenico Battaglia, che dal suo arrivo alla guida della Chiesa di Napoli ha più volte incontrato gli operai dello stabilimento di via Argine per cui l'azienda ha deciso la chiusura avviando le procedure di licenziamento. Whirlpool, 200 operai in fabbrica per il Patrono. "Ci è rimasto solo San Gennaro"

Vip in prima fila

Tra i banchi del Duomo a Napoli per assistere alle celebrazioni di San Gennaro, dei candidati a sindaco c'era Antonio Bassolino, sempre presente anche negli anni passati. Tra le autorità cittadine in Cattedrale, il presidente della Regione, Vincenzo De Luca e il vicesindaco, Carmine Piscopo. Assente il sindaco, Luigi de Magistris. Tra i banchi, tra gli altri, anche il prefetto, Marco Valentini, e il procuratore generale di Napoli, Luigi Riello.

L'attesa del prodigio

C'è stata tanta attesa nel duomo di Napoli per il "Miracolo" di San Gennaro 2021. Capienza limitata all'interno della Chiesa di Santa Maria Assunta per il secondo anno consecutivo, a causa delle restrizioni anti Covid. Ammessi all'interno 450 fedeli (posti già esauriti), esclusivamente posti a sedere, mentre sul sagrato della cattedrale sono state collocate altre 200 sedie. Quella di oggi è la prima festa di San Gennaro per l'arcivescovo di Napoli monsignor Domenico Battaglia, in carica dallo scorso febbraio. Il prodigio della liquefazione del sangue si verifica tre volte all'anno: il 19 settembre, appunto, il sabato che precede la prima domenica di maggio e il 16 dicembre. L'ultima volta, era il 1 maggio 2021, il "miracolo" non ha avuto luogo: il sangue si è sciolto solo il giorno dopo, alle ore 17:18, quasi al termine del secondo giorno di preghiera. Bisogna quindi tornare al 16 dicembre 2020 per trovare una data in cui la liquefazione è effettivamente avvenuto nel giorno stabilito. Tra i fedeli presente in Duomo  anche Antonio Bassolino, candidato sindaco di Napoli, ex sindaco ed ex governatore della Campania, accompagnato dalla moglie, l'ex parlamentare Anna Maria Carloni. 

La festa di San Gennaro si celebra oggi perché, secondo tradizione, il 19 settembre dell'anno 305 Gennaro, vescovo di Benevento, fu decapitato presso l'attuale solfatura di Pozzuoli. 

Focus / Cosa è successo quando il sangue non si è sciolto

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