Giovedì 26 Dicembre 2024
REDAZIONE NAPOLI

Covid Campania 29 dicembre, oggi la giornata più nera: 9.802 casi e 11 morti

Cresce la pressione nei reparti, l'ospedale Loreto Mare verrà trasformato in "Covid hospital" entro il 3 gennaio. Carceri, in Campania contagiati 86 detenuti e 45 agenti

Napoli, 29 dicembre 2021 – Giornata nera sul fronte dei contagi anche per la Campania, che oggi sfiora la soglia dei 10mila nuovi positivi. Sono infatti 9.802 i casi di contagio registrati nelle ultime 24 ore su 111.379 test effettuati. Ieri erano 7.181, oltre 2.600 meno rispetto al boom di oggi.

È quanto comunica l'Unità di crisi della Regione Campania che, nel bollettino ordinario, segnala anche 11 decessi: sette nelle ultime 48 ore e altri quattro avvenuti in precedenza, ma registrati soltanto ieri.

Sono 587 i pazienti ricoverati nei reparti ordinari covid (ieri erano 534) e 37 quelli che occupano un posto letto nelle terapie intensive, due in più rispetto a ieri. La pressione ospedaliera è in crescita, tanto da spingere l’Asl Napoli 1 a sospendere le terapie non urgenti all’ospedale Loreto Mare, che entro il 3 gennaio tornerà ad essere un “Covid hospital”. Ecco cosa ha deciso oggi il Cts: le regole sulla quarantena.

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La mappa dei contagi 

I nuovi casi di Covid 19 registrati nelle ultime 24 ore nella Città metropolitana di Napoli sono balzati oltre i 5000 casi: 5.412 per la precisione. Seguono, a ruota, Caserta con 1.557 contagiati dal virus e Salerno con 1.543. Numeri in rialzo anche nelle province di Avellino con 712 nuovi contagi e Benevento con 407.

Tamponi: boom di richieste, attivati due nuovi sportelli dall’Asl 2 Napoli

Per ridurre i grandi flussi di auto che hanno bloccato la viabilità negli ospedali di Pozzuoli e di Giugliano l'Asl Napoli 2 Nord nelle ultime 24 ore ha attivato due nuovi caselli tampone, di cui uno ad Acerra ed un secondo a Pozzuoli/Monteruscello. Nell'arco degli ultimi dieci giorni, infatti, si è passati da poche centinaia di tamponi che venivano effettuati presso le due strutture aziendali ad oltre 4mila tamponi registrati nella giornata di ieri 28 dicembre, quando si sono recati ai caselli circa mille persone che non erano state prenotate.

In molti casi si trattava di cittadini senza sintomi e con tampone antigenico negativo che si recavano al casello solo per poter passare in tranquillità le prossime festività. “Molti dei cittadini recatisi presso i caselli - informa l'azienda sanitaria - provenivano anche da territori di competenza di altre  Asl”. L'imprevisto maxi-afflusso sta generando problemi anche nella refertazione dei tamponi, sovraccaricando i laboratori degli ospedali di Pozzuoli e Giugliano. "Mi appello al senso civico dei nostri concittadini - ha detto Antonio d'Amore, direttore generale dell'Asl Napoli 2 Nord –. Non recatevi ai nostri caselli a meno che non siate state prenotati da parte dei medici di famiglia o da parte dell'Asl. Il tampone orofaringeo è un importante strumento diagnostico che deve essere effettuato dietro prescrizione di un medico, valutando la sintomatologia o i contatti stretti con un paziente positivo. Dobbiamo lasciare i tamponi molecolari a chi davvero ne ha bisogno e non effettuarli a piacimento". L'Azienda, inoltre, raccomanda a tutti coloro che ricevono l'sms di conferma della prenotazione del tampone di rispettare gli orari programmati da parte dell'Asl, al fine di evitare inutili code.

Carceri, in Campania contagiati 86 detenuti e 45 agenti

In Campania attualmente in 6 istituti penitenziari (Poggioreale, Secondigliano, Santa Maria Capua Vetere, Ariano Irpino, Salerno e Sant'Angelo dei Lombardi) ci sono 86 detenuti contagiati da Covid, di cui uno solo ricoverato in ospedale, e 45 agenti di polizia penitenziaria. Questi i dati diffusi dai garanti dei detenuti della Campania Samuele Ciambriello, di Napoli Pietro Ioia, Caserta Emanuela Belcuore, e Avellino Carlo Mele.

"C'è il rischio concreto - denunciano - che in alcune carceri non ci siano a breve nemmeno le celle per l'isolamento sanitario o per i contagiati o per isolamenti precauzionali per coloro che hanno avuto contatti con i contagiati". "Pur non essendoci l'obbligo di esibizione di Green pass e tamponi a carico sia dei familiari che degli avvocati, raccomandiamo agli stessi - chiedono - una vigilanza, un' attenzione e rispetto della funzione di prevenzione, che è fondamentale per evitare il dilagare del Covid in quanto il diritto alla salute dei detenuti è prioritario". "Ci auguriamo - proseguono i garanti - che all'interno degli stessi istituti vengano adoperate misure di prevenzione sociosanitarie, vadano intensificati da parte delle Asl la disponibilità a somministrare in tempo utile e ragionevole i tamponi, oltre che dare la possibilità ai detenuti di vaccinarsi in tempi brevi".

"In questo periodo speciale vanno intensificate le misure alternative al carcere - aggiungono - così come il numero delle scarcerazioni da Covid, che per il momento è stato molto contenuto nei numeri e ci auguriamo che sia detenuti in attesa di giudizio che definitivi con particolari situazioni sanitarie, con patologie oncologiche, cardiologiche o mentali possano ricevere arresti domiciliari o detenzione domiciliare. Il carcere non può essere una discarica sociale né una vendetta, ci auguriamo che tutti i soggetti istituzionali, a partire dalla politica, evitino immobilismi delle norme e il distanziamento carcerario (continuando a non fare nessun decreto di ristoro per i detenuti e atti di clemenza). La politica faccia qualcosa, subito".