Sabato 2 Novembre 2024

La Thailandia rende illegale fumare in spiaggia

Il governo thailandese ha deciso di vietare il fumo in alcune delle spiagge più amate dai turisti, con pene fino a un anno di prigione. Ecco le località interessate dal provvedimento

Foto: 4FR/iStock

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Brutte notizie per i fumatori: il governo thailandese ha promulgato una legge che a partire dal mese di novembre 2017 vieta il fumo in alcune delle spiagge più famose del paese: i trasgressori rischiano un anno di prigione. La ragione del provvedimento risponde a un'esigenza ecologista. PERCHÉ LA THAILANDIA VIETA IL FUMO? La decisione nasce in seguito all'analisi dei dati di un'indagine condotta sulla spiaggia di Patong, che appartiene alla città di Phuket ed è visitata ogni anno da milioni di turisti stranieri. Gli esperti del dipartimento delle risorse marine e costali hanno setacciato la sabbia in modo meticoloso, trovando 0,76 mozziconi di sigaretta per metro quadro, con una conseguente stima di 101.058 mozziconi lungo tutti i 2,5 chilometri di spiaggia. Ulteriore dato, che aiuta a spiegare il provvedimento legislativo: le sigarette rappresentano un terzo di tutti i rifiuti rinvenuti. I RISCHI PER L'AMBIENTE I rappresentanti del governo sottolineano che la permanenza prolungata dei mozziconi all'interno della sabbia, dove magari sono stati seppelliti e che di conseguenza non vengono raccolti da chi si occupa della pulizia, può avere conseguenze negative sull'ecosistema. In particolare quando le sostanze chimiche contenute nelle sigarette raggiungono l'acqua. Parlando con i giornalisti della Phuket Gazette, Jatuporn Buruspat, direttore generale del dipartimento che ha condotto l'indagine, ha sottolineato che stiamo parlando “di sostanze come cadmio, piombo e arsenico, che sono veri e propri veleni per la catena alimentare naturale”. IN QUALI SPIAGGE SARÀ VIETATO FUMARE? A partire dal mese di novembre 2017, dunque, non si potrà più fumare su 20 spiagge thailandesi, fra le quali Patong, le spiagge Nok e Nai sull'isola Koh Khai, quelle di Hua Hin, Cha-Am e Khao Takiab nella provincia di Prachuap Khiri Khan; poi ancora le spiagge di Samila (a Songkhla) e Pattaya, Jomtien e Bangsaen nella provincia di Chonburi. Dopo un periodo di prova, l'intenzione è di estendere il divieto a tutte le spiagge della Thailandia, ma anche alle navi passeggeri e alle imbarcazioni per turisti. LE PENE PER LA VIOLAZIONE DELLA LEGGE Coloro che saranno colti in flagranza di reato incorreranno in un anno di prigione, oppure una multa fino a un massimo di centomila baht (circa 2500 euro), oppure entrambe le cose. Leggi anche: - L'Islanda, il karaoke e il video geniale per invitare i turisti - Tallinn, patria della nuova cucina nordica - Melbourne è la città più vivibile al mondo