Giovedì 21 Novembre 2024

La Thailandia rende illegale fumare in spiaggia

Il governo thailandese ha deciso di vietare il fumo in alcune delle spiagge più amate dai turisti, con pene fino a un anno di prigione. Ecco le località interessate dal provvedimento

Foto: 4FR/iStock

Foto: 4FR/iStock

Brutte notizie per i fumatori: il governo thailandese ha promulgato una legge che a partire dal mese di novembre 2017 vieta il fumo in alcune delle spiagge più famose del paese: i trasgressori rischiano un anno di prigione. La ragione del provvedimento risponde a un'esigenza ecologista. PERCHÉ LA THAILANDIA VIETA IL FUMO? La decisione nasce in seguito all'analisi dei dati di un'indagine condotta sulla spiaggia di Patong, che appartiene alla città di Phuket ed è visitata ogni anno da milioni di turisti stranieri. Gli esperti del dipartimento delle risorse marine e costali hanno setacciato la sabbia in modo meticoloso, trovando 0,76 mozziconi di sigaretta per metro quadro, con una conseguente stima di 101.058 mozziconi lungo tutti i 2,5 chilometri di spiaggia. Ulteriore dato, che aiuta a spiegare il provvedimento legislativo: le sigarette rappresentano un terzo di tutti i rifiuti rinvenuti. I RISCHI PER L'AMBIENTE I rappresentanti del governo sottolineano che la permanenza prolungata dei mozziconi all'interno della sabbia, dove magari sono stati seppelliti e che di conseguenza non vengono raccolti da chi si occupa della pulizia, può avere conseguenze negative sull'ecosistema. In particolare quando le sostanze chimiche contenute nelle sigarette raggiungono l'acqua. Parlando con i giornalisti della Phuket Gazette, Jatuporn Buruspat, direttore generale del dipartimento che ha condotto l'indagine, ha sottolineato che stiamo parlando “di sostanze come cadmio, piombo e arsenico, che sono veri e propri veleni per la catena alimentare naturale”. IN QUALI SPIAGGE SARÀ VIETATO FUMARE? A partire dal mese di novembre 2017, dunque, non si potrà più fumare su 20 spiagge thailandesi, fra le quali Patong, le spiagge Nok e Nai sull'isola Koh Khai, quelle di Hua Hin, Cha-Am e Khao Takiab nella provincia di Prachuap Khiri Khan; poi ancora le spiagge di Samila (a Songkhla) e Pattaya, Jomtien e Bangsaen nella provincia di Chonburi. Dopo un periodo di prova, l'intenzione è di estendere il divieto a tutte le spiagge della Thailandia, ma anche alle navi passeggeri e alle imbarcazioni per turisti. LE PENE PER LA VIOLAZIONE DELLA LEGGE Coloro che saranno colti in flagranza di reato incorreranno in un anno di prigione, oppure una multa fino a un massimo di centomila baht (circa 2500 euro), oppure entrambe le cose. Leggi anche: - L'Islanda, il karaoke e il video geniale per invitare i turisti - Tallinn, patria della nuova cucina nordica - Melbourne è la città più vivibile al mondo