In Siberia si sta verificando un fenomeno davvero particolare, che potrebbe rappresentare un serio allarme legato alle recenti ondate di calore. I ricercatori ambientali Alexander Sokolov e DorotheeEhrich dell'Environmental Research Centre di Labytnangi hanno scoperto quindici vere e proprie bolle di gas che punteggiano il permafrost, terreno perennemente congelato tipico dell'estremo nord europeo, dell'Isola Belyy nel Mare Glaciale Artico. Il tutto è stato documentato in un curioso video pubblicato dal Siberian Times, che mostra uno dei ricercatori che fa letteralmente ondeggiare il suolo con un piede.
LA TERRA FA "BLOB"
Gli studiosi hanno notato accidentalmente queste bolle l'anno scorso. Tornati recentemente sull'isola per lavorare a un progetto sui cambiamenti climatici, hanno deciso di approfondire la questione. Hanno così estirpato l'erba e tolto i detriti che le ricoprivano: analizzando l'aria che fuoriusciva, hanno rilevato che le bolle contengono una quantità di metano 200 volte più elevata del normale e anche notevoli dosi di anidride carbonica (20 volte in più). Schiacciando questi "materassini" naturali, il terreno rimbalza e si muove come se fosse, in un certo senso, morbido ed elastico.
COLPA DEL RISCALDAMENTO GLOBALE?
Il nostro pianeta è da poco uscito dal suo quattordicesimo mese più rovente (giugno 2016) mai registrato e quindi la causa principale della formazione delle bolle potrebbe essere proprio l'aumento della temperatura, che avrebbe prodotto una specie di fusione della parte superficiale del permafrost. Questo scioglimento provocherebbe poi il rilascio di un particolare mix di gas sotto il terreno. Gli studi sul fenomeno sono ancora pochi, ma quello che pare certo è che stiamo parlando di una conseguenza negativa di un clima sempre più caldo. Sokolov ed Ehrich analizzeranno le bolle fino al 15 di agosto per provare a fare dei passi in avanti verso una conclusione più indicativa. Qui sotto potete vedere il breve video girato in Siberia.