Martedì 5 Novembre 2024

Twin Peaks, perché guardare il ritorno della serie Tv cult

La terza stagione di 'Twin Peaks' è ormai alle porte, attesissima dai fan e dagli addetti ai lavori. Ma tutto questo interesse ha una ragion d'essere? Beh, sì

Foto: Twin Peaks Production

Foto: Twin Peaks Production

Mancano ormai una manciata di giorni all'arrivo della terza stagione di 'Twin Peaks', attesissimo ritorno di una serie TV che ha fatto la storia (le prime due stagioni sono del 1990-1991). Perché vale la pena di seguirla è un discorso complesso, ma proviamo comunque a elencare le ragioni principali. Prima, però, le indicazioni base su come e quando vederla. QUANDO VIENE MESSA IN ONDA La terza stagione di 'Twin Peaks' è composta da 18 episodi di 50 minuti l'uno, ad eccezione dell'episodio pilota e dell'ottavo che durano invece 90 minuti. L'esordio è fissato per domenica 21 maggio, in contemporanea su Showtime (per gli Stati Uniti) e su Sky Atlantic (per l'Italia). La versione doppiata verrà trasmessa sempre da Sky Atlantic a partire da venerdì 26 maggio. A settembre andrà in onda l'ultimo episodio. DAVID LYNCH Tutti e 18 gli episodi della terza stagione sono stati diretti da David Lynch, che li ha anche scritti insieme al sodale Mark Frost (i due sono stati i creatori dell'originale 'Twin Peaks'). Lynch è uno dei grandi autori viventi del cinema statunitense e ha realizzato film come 'Elephant Man', 'Eraserhead', 'Velluto Blu' e 'Mulholland Drive'. Se la sua presenza dietro la cinepresa, e in fase di sceneggiatura, resta significativa anche oggi, lo è stata ancora di più nel 1990: in quel momento le serie TV non erano ciò che sono diventate ora e i grandi nomi del cinema non le frequentavano, perché trovavano negli Studios la libertà creativa di cui avevano bisogno. Nel 1990, Lynch ha precorso i tempi, imprimendo una svolta alla produzione per il piccolo schermo. IL MALE ESISTE E TU PERDI Se dunque il ritorno di Lynch anche in questa terza stagione è una buona cosa, e invita alla visione, c'è un altro elemento da sottolineare. In questo momento i dettagli della storia che vedremo sono segretissimi, ma visto il coinvolgimento di Lynch e Frost è molto probabile che tornerà uno dei grandi temi spiazzanti dell'originale 'Twin Peaks': quello che inizialmente sembrava un normale giallo, con un detective che indaga sulla morte di una ragazza, presto si rivelò qualcosa di più complesso. L'ingresso in scena del paranormale e di entità demoniache portò la serie in una direzione spiazzante, allora come oggi: infatti, per quanto abile fosse il detective, l'idea stessa di fare giustizia venne meno. Al massimo potevamo permetterci, come spettatori, di comprendere la vastità del male che ci circonda. Insieme, però, eravamo costretti ad accettare che non avremmo visto trionfare il bene. Tutt'altro. LA RAGAZZA CHE NON CEDE All'interno di una visione del mondo così negativa, Lynch e Frost inserirono la figura di Laura Palmer, il cui omicidio dà il 'la' alla vicenda. A prima vista, guardando la serie TV e vedendo il film prequel 'Fuoco cammina con me' (1992), uno potrebbe giudicarla come una ragazzina che si comporta in modo discutibile, drogandosi, bevendo, facendo sesso in modo disordinato e alla fine pagando un prezzo troppo alto. Questa è però solo la superficie, perché Laura è di fatto l'unica che resiste alle forze del male, l'unica che non cede alle lusinghe e che paga con la morte la sua resistenza. È quella pura, insomma, in barba ai comportamenti adottati. Ecco un altro elemento straordinario, del primo 'Twin Peaks', che potrebbe ripresentarsi anche nell'imminente terza stagione, declinato in modi nuovi. NOSTALGIA CANAGLIA? MICA TANTO Tutto questo per dire che è più che giustificato chi inizierà a guardare il nuovo 'Twin Peaks' sulla scorta della nostalgia e con la voglia di rivedere in azione personaggi ormai entrati nell'immaginario collettivo (su tutti, il detective Dale Cooper interpretato da Kyle MacLachlan). Meglio però sarebbe avvicinarsi a questi nuovi 18 episodi per vedere come David Lynch ha aggiornato i due grandi temi della sua creatura, quelli legati al male e alla purezza. Sono spunti narrativi attualissimi e il fatto che possano essere declinati in modo originale e spiazzante giustifica tutto l'interesse che sta circondando questa serie TV.