Venerdì 22 Novembre 2024

La Fondazione di Isaac Asimov come serie TV: sfida impossibile?

Skydance Media annuncia l'intenzione di portare su piccolo schermo la Trilogia della Fondazione di Isaac Asimov, ma l'impresa è titanica

Lo scrittore Isaac Asimov – Foto: Zarchive/ZUMA Press

Lo scrittore Isaac Asimov – Foto: Zarchive/ZUMA Press

Uno dei cicli di fantascienza più famosi al mondo potrebbe diventare una serie TV: la casa di produzione Skydance Media ha infatti annunciato l'intenzione di portare su piccolo schermo la Trilogia della Fondazione di Isaac Asimov. A gestire il progetto sono David Goyer e Josh Friedman. SKYDANCE MEDIA Nasce nel 2010 e inizialmente si occupa di film per il grande schermo, producendo tra l'altro due 'Mission: Impossible' (cioè 'Ghost Protocol' e 'Rogue Nation'), due 'Star Trek' ('Into Darkness' e 'Beyond') e anche 'Jack Reacher – Punto di non ritorno'. Nel 2013 nasce Skydance Television, che come suggerisce il nome si occupa di produzioni per il piccolo schermo e che ha all'attivo cose come 'Manhattan' e 'Grace and Frankie'. LA TRILOGIA DELLA FONDAZIONE Si tratta dei tre romanzi iniziali del cosiddetto Ciclo della Fondazione, che comprende sette romanzi in tutto. I primi tre sono pubblicati fra il 1951 e il 1953. In seguito, e sotto la pressione di appassionati e dell'editore, Isaac Asimov riprende in mano la saga e scrive due romanzi sequel (pubblicati nel 1982 e nel 1986) e due romanzi prequel (1988 e 1992). DI COSA PARLA LA TRILOGIA? Nel complesso, la trama è molto vasta e articolata, ma il nocciolo principale è riassumibile in questo modo: uno scienziato di nome Hari Seldon mette a punto la psicostoria, cioè una scienza in grado di prevedere l'evoluzione della società umana. Così facendo, Seldon si rende conto che l'Impero Galattico è destinato a collassare e che ci saranno da 30mila anni di barbarie prima che un nuovo ordine riesca a garantire pace e prosperità. Esiste però una contromisura: affidare segretamente a un gruppo di scienziati il compito di utilizzare la psicostoria per ridurre il periodo di caos a soli mille anni. Seguono intrighi politici e difficoltà varie. I TENTATIVI PRECEDENTI, FALLITI Non è la prima volta che il Ciclo della Fondazione viene considerato per un adattamento, su grande come su piccolo schermo. Finora, però, i tentativi sono stati vani e per una serie di ragioni: l'affresco narrativo è immenso, i personaggi sono molteplici e la narrazione è frammentata. Di fronte alla notizia che Skydance sta lavorando all'adattamento, e per far comprendere la sfida che questo comporta, molti commentatori stanno facendo il nome del 'Trono di Spade'. Con le dovute cautele, il paragone è sensato, ma con un problema aggiuntivo: Asimov è più speculativo e i suoi romanzi non hanno momenti "televisivi" paragonabili alle battaglie, ai duelli o al sesso del mondo creato da George R. R. Martin. DAVID GOYER E JOSH FRIEDMAN Skydance è comunque fiduciosa e ha affidato il lavoro agli sceneggiatori David Goyer e Josh Friedman. Goyer è quello che ha contribuito alla trilogia del Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan e alla serie TV 'Constantine'. Friedman ha invece in curriculum 'La guerra dei mondi' (il remake con Tom Cruise), sta supervisionando la serie TV 'Snowpiercer' e fa parte del gruppo che sta scrivendo i sequel di 'Avatar'. Insomma, entrambi hanno esperienza e questo è un bene. Ciò non toglie che il loro compito resta una sfida notevole, anche se è innegabile che questo sia il momento storico migliore per provarci: lo dimostrano progetti ambiziosi del calibro di 'American Gods', 'The Handmaid's Tale', il nuovo 'Twin Peaks' e il futuro 'The Witcher'. Leggi anche: - American Gods, la seconda stagione è realtà - The Handmaid's Tale, perché tutti ne parlano - The Witcher: Netflix produce la serie TV fantasy e adulta - Twin Peaks, perché guardare il ritorno della serie Tv cult - Avatar 2, Sigourney Weaver: "Sarà fenomenale"