Esce mercoledì 9 novembre il film italiano 'Che vuoi che sia': ecco le informazioni che aiutano a inquadrarlo, senza spoiler.
COS'È
È una commedia agrodolce che mette il dito nella piaga della precarietà cronica che caratterizza il mondo del lavoro nell'Italia di oggi.
LA TRAMA
Anna e Claudio sono una coppia affiatata, si amano e vorrebbero avere un figlio, però tentennano perché sono economicamente fragili: lei è una precaria della scuola, lui un ingegnere informatico sottopagato per fare lavori stupidi. Un giorno Claudio ha un'idea brillante e si inventa una app che promette scintille: servono 20mila euro per finanziare il progetto, ma il crowdfunding non decolla. Una sera di festa pazza e ubriaca, Claudio promette un video hard in cambio di denaro e la Rete risponde in modo pirotecnico, superando velocemente i 200mila euro. Cosa fare? E come reagiscono parenti, amici e colleghi?
IL TRAILER
IL REGISTA
Romano classe 1972, Edoardo Leo è un volto noto perché ha un lungo curriculum come attore: al cinema ha interpretato per esempio 'Smetto quando voglio' e 'Perfetti sconosciuti', mentre in televisione l'abbiamo visto nella terza e quarta stagione di 'Un medico in famiglia' e in 'Romanzo criminale – La serie'. Debutta come regista nel 2010, con il film 'Diciotto anni dopo' e si fa apprezzare con i successivi 'Buongiorno papà' (2013) e 'Noi e la Giulia' (2015). 'Che vuoi che sia', suo quarto lungometraggio, si conferma nel solco della commedia già percorso in precedenza.
IL CAST
Oltre alla regia, Edoardo Leo si ritaglia anche il ruolo protagonista, interpretando l'ingegnere informatico Claudio. Accanto a lui c'è Anna Foglietta (la sua compagna), Rocco Papaleo (lo zio di Anna), Marina Massironi (la zia di Anna), Bebo Storti e Massimo Wertmuller (i genitori di Claudio e Anna).
NON È UNA CRITICA AI SOCIAL NETWORK
"Il social network non è niente, è un contenitore ", dice Edoardo Leo. "Il problema sono i contenuti. È il tuo comportamento, il problema: che cosa scrivi, a chi lo rendi visibile, in che modo rendi accessibile agli altri quello che sei. Ma bisogna anche prendere posizione, su alcune cose. Per gestire la sovraesposizione di noi stessi servono gli strumenti, altrimenti diventa una ghigliottina. Una volta a scuola si insegnava l'educazione civica, ora bisognerebbe impartire ai più giovani un'educazione ai comportamenti telematici. Se hai un'identità virtuale devi saperla usare, servono delle regole".
IL PARERE DI CHI L'HA VISTO
La critica non sta gridando al miracolo, ma riconosce a Edoardo Leo di essere un regista solido e di saper raccontare in modo efficace il mondo dei precari e disillusi, senza scadere nella facile retorica né abbracciare un'altrettanto facile narrazione a tesi. La sua è una commedia dove si ride e talvolta si ride amaro.
Sabato 28 Dicembre 2024
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