Giovedì 3 Ottobre 2024

Prince, casa piena di oppiacei: 100 pillole sparse ovunque

Emergono particolari inquietanti dalla pubblicazione dei mandati di perquisione della residenza di Paisley Park

Prince in concerto (Afp)

Prince in concerto (Afp)

New York, 18 aprile 2017 - A un anno dalla morte di Prince, emergono dettagli inquietanti sul consumo di oppiacei che gli è costato la vita grazie alla pubblicazione degli 11 mandati di perquisizione effettuati dalle autorità locali. 

Nella residenza dell'artista a Paisley Park,  in Minnesota, la polizia ha trovato oltre 100 pillole sparse. Alcune sono state trovate in contenitori che riportavano il nome della catena di farmacie CVS e altre con il marchio Bayer e Aleve. Altre ancora sono state rinvenute nella camera da letto e altre in una valigia con l'etichetta che indicava il nome di 'Peter Bravestrong', pseudonimo spesso usato da Prince quando viaggiava.  

Alcune delle pastiglie indicavano una combinazione di acetaminofene (o paracetamolo) e idrocodone (un antidolorifico oppiaceo) ma in passato era già emerso come contenessero anche il fentanyl. In particolare l'idrocodone è particolarmente potente tale da creare dipendenza: è 50 volte più forte dell'eroina e 100 volte più forte della morfina.  

Gli inquirenti hanno anche cercato e ottenuto il permesso di accedere al pc di Prince, ai suoi account Gmail e alle comunicazioni via cellulare con le persone a lui più vicine. Non è però dato sapere cosa abbiano trovato. E' chiaro comunque che il focus si è concentrato sulla guardia del corpo di lunga data dell'artista (Kirk Johnson) e su un medico di Minneapolis (Michael Schulenberg) che aveva prescritto farmaci prima della morte dell'artista 57enne, provocata da una overdose di fentanyl.  

Alcune delle pillole trovate nella casa di Prince erano a nome di Johnson, che pare avesse contattato Schulenberg qualche settimana prima del decesso di Prince. La guardia del corpo disse alle autorità di non sapere che Prince abusasse di medicinali e il medico spiegò di avere usato il nome di Johnson per tutelare la privacy del cantante. Sembra che Prince non avesse un solo medico di riferimento.