A quanto pare, Netflix si sta mangiando il mercato dei contenuti streaming online. In base a una ricerca svolta da ComScore, genera più visualizzazione e più tempo di visione di quanto facciano Hulu, Amazon Video e YouTube sommati, vale a dire i suoi maggiori competitor.
IL DATO È STATUNITENSE
La ricerca è interessante e vale la pena di essere analizzata, ma bisogna specificare che ha preso in considerazione esclusivamente la situazione negli Stati Uniti, dove i servizi di streaming online raggiungono circa il 54% delle abitazioni (sono stati analizzati i dati di 12.500 case, a cui sono stati aggiunti quelli di 150mila device).
40% È NETFLIX
Andando a guardare il totale delle ore trascorse di fronte a uno schermo (di computer, televisione o device che sia) è emerso che il 40% del tempo ha per protagonisti i programmi di Netflix. Seguono YouTube (18%), Hulu (14%), Amazon Video (7%) e un restante 21% distribuito fra altri operatori, non meglio specificati. Sommando le percentuali dei principali avversari di Netflix si ottiene un 39%, dato che certifica la posizione di vantaggio maturata dall'azienda fondata da Reed Hastings e Marc Randolph nel 1997.
LA MINACCIA PER LA TV TRADIZIONALE
Un ulteriore elemento interessante riguarda le abitudini di visione. Emerge infatti che il grosso delle persone si rivolge a Netflix e compagnia bella tra le 20 e le 23. Dunque, non solo i servizi di streaming online stanno rubando tempo di visione alle televisioni tradizionali, ma lo stanno anche facendo durante le fasce orarie nelle quali solitamente queste ultime sono più forti. Si tratta di un doppio segnale d'allarme, che non può essere letto (ancora?) come la campana a morto per i vecchi palinsesti televisivi, ma che rappresenta comunque un bel grattacapo per chi deve gestire i canali TV.
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