
Rosario Fiorello conduce Viva Rai2 (Ansa)
Roma, 31 ottobre 2023 – Fiorello, e tutta la sua combriccola, traslocano. "Basta, lasciaci dormire", avevano implorato i residenti di via Asiago. Un appello accorato, una generalizzata protesta, che ha spinto Fiorello a trasferirsi altrove, esattamente al Foro Italico. "Lì possiamo dare fastidio giusto a Giovanni Malagò, il presidente del Coni che ha l’ufficio nelle vicinanze, e alle statue di marmo", scherza Fiorello. E dunque la seconda stagione di Viva Rai2!, andrà in diretta da quella zona dove ci sono impianti sportivi e non abitazioni. Dal 6 novembre, dalle 7 del mattino, dal lunedì al venerdì, oltre che su Raidue, in terza serata su Raiuno, e ancora su Rai Play, su Rai Play Sound, e, in una versione realizzata appositamente, dalle 14, su Radiodue.
"Non siamo stati sfrattati. Abbiamo deciso noi di andare via per rispetto dei residenti – tiene a precisare Fiorello – Li capisco, volevano dormire, noi eravamo all’interno del glass e quindi non facevamo casino. Il casino era all’esterno, sulla strada, con gente che arrivava da tutta Italia. Per la Pausini erano già lì fuori, in tanti, dalle tre di notte". Ma un sassolino dalla scarpa se lo vuole togliere. "Qualcuno ha detto che lasciavamo sporco. Questo no. È un insulto – afferma – ai lavoratori della Rai che hanno sempre provveduto a lasciare tutto pulito".
I dati delle 115 puntate della prima stagione parlano di un grande successo (quasi novecentomila spettatori di media), considerando l’orario e la rete. E si conta molto su Fiorello e compagni per cercare di rivitalizzare una rete in affanno. "Ma quest’anno sarà più difficile – afferma Fiorello – perché alla guerra tra Ucraina e Russia, si è aggiunta quella tra Israele e Palestina e al mattino la gente vuole avere notizie, vuole sapere cosa sta succedendo". Prosegue serio, lui pronto sempre a scherzare su tutto, ma su questo no: "E certo io non affronterò quei temi, già in tanti lo fanno, ognuno che dice la sua, e mi sembra una cosa antipatica. Io non ho nemmeno la competenza per poterlo fare. Ma consentitemi di esprimere la mia indignazione e dolore per quello che vedo nei telegiornali. Palestinesi o israeliani, i bambini sono bambini". E prosegue: "Se mi chiedono, tu per chi sei? Per chi parteggi? Se dici che sei per la pace, ti danno del banale, e allora se qualcuno mi fa questa domanda, lo mando a quel paese. È drammatico vedere quei bambini che muoiono".
Lui, con Viva Rai 2, vuole offrire una parentesi di leggerezza. "Noi vogliamo regalare 45 minuti di buon umore, senza nessun riferimento a quello che ci sta angosciando. Quello che offriamo è un varietà, perché ci sono le notizie, che commentiamo a modo nostro, ma anche gag, musica, balletti". Affiancato da vecchi e nuovi compagni d’avventura, a cominciare da Fabrizio Biggio e Mauro Casciari. "Abbiamo fatto dieci giorni di rodaggio, per riprenderci dopo cinque mesi di pausa. Perché molte cose nascono al momento, grazie alla sintonia che c’è tra noi, al cazzeggio generale. Come lo scherzo a Fedez di qualche giorno fa", racconta Fiorello. E spiega: "Danti (il rapper che con Enrico Cremonesi cura la parte musicale - ndr) mi ha detto che un suo tecnico parlava come Fedez. Non me lo sono fatto ripetere". E sembrava in effetti Fedez che in una telefonata diceva che avrebbe fatto il direttore artistico di Sanremo. Una balla che Fabio Fazio, durante Che tempo che fa di domenica scorsa, ospite in studio Fedez, ha ripreso e rilanciato, candidando, per il dopo Amadeus, Fedez come direttore artistico e Fiorello come conduttore.
Ma lui non ci pensa proprio. "Non è il mio mestiere. Dopo avere annunciato la quarta canzone, sarei già stufo. Ma anche quest’anno – annuncia – sarò a Sanremo con Viva Rai2! E il sabato salirò anche sul palco dell’Ariston, andrò da Amadeus, gli dirò, basta, ne hai fatti cinque, hai finito, e lo porterò via". E se c’è chi quest’anno ha dovuto, o voluto, lasciare la Rai, lui dichiara deciso: "La Rai è sempre la Rai e non TeleMeloni, visto che prima c’è stata TeleDraghi, TeleMonti e così via. La Rai si ama sempre come la mamma e io sono onorato di lavorare qua".