Giovedì 21 Novembre 2024
REDAZIONE MAGAZINE

Nasa, anche Ikea vuole sbarcare su Marte

Una curiosa collaborazione tra Nasa e Ikea ha portato un team dell'azienda svedese a passare tre giorni in una stazione in cui viene simulata la vita su Marte

The Hab, presso la Mars Desert Research Station (Foto: OLYCOM)

The Hab, presso la Mars Desert Research Station (Foto: OLYCOM)

Una volta approdato su Marte l'uomo avrà bisogno di mattoni per costruire case solide, ma (forse) anche di mobili per poterle arredare e sentirsi a casa propria, nonostante si trovi a milioni di chilometri di distanza dalla Terra. Da queste premesse è nata una collaborazione alquanto insolita tra la Nasa e l'azienda svedese Ikea, che ha spedito un team di progettisti in un laboratorio che serve per simulare la vita sul Pianeta Rosso. A proposito: su Marte potrebbe atterrare anche la Batmobile TRE GIORNI "SU MARTE" Il gruppo di progettisti Ikea ha passato 72 ore non stop nella Mars Desert Research Station (MDRS), una base scientifica di proprietà della Mars Society, situata fra le dune rocciose del deserto dello Utah, dove vengono riprodotte le condizioni di vita presenti su Marte. In loro compagnia c'era Constance Adams, architetto specializzato nello sviluppo di sistemi per l'esplorazione spaziale. UNA CASA MARZIANA La MDRS include The Hab, un modulo abitativo cilindrico del diametro di 10 metri, in cui sono concentrati su due piani le cuccette, la cucina e i servizi igienici, più degli spazi per le ricerche scientifiche. Qui la squadra è rimasta isolata tre giorni, cercando di capire come si può conciliare il comfort con una vita ultra compatta. DALLA TERRA ALLO SPAZIO… E VICEVERSA Ikea ha dichiarato che lo scopo della "missione" era apprendere come si può trasformare un habitat marziano in qualcosa di simile a una casa. Tuttavia non si sa ancora cosa uscirà da questa curiosa partnership e se ci saranno effettivi risvolti per i futuri viaggi spaziali. Nell'immediato, si può supporre che conoscere da vicino le difficili condizioni abitative di un astronauta possa aiutare l'azienda svedese a studiare nuove soluzioni per le città affollate, dove la vita in spazi ristretti è all'ordine del giorno.