Milano, 13 marzo 2017 - «NON conosco la formula del successo, ma posso suggerirvene una sicura per fallire: cercare di piacere a tutti» diceva Bill Cosby. Ed Sheeran giura di avere quel monito in testa ogni volta che scrive una canzone, ma l’ultimo album “÷” - “Divide” per i non iniziati - ha trovato lo stesso il modo di piacere a moltissimi, trasformandolo in un Caterpillair delle hit-parade. In una sola settimana di vendita, infatti, è già disco d’oro sul mercato italiano, direttamente al primo posto della classifica degli album e riconquistando la vetta di quella dei singoli con “Shape of you”. Su YouTube alle «views» totali dei suoi tre album (“:”, “x” e “+”) sono 7 miliardi.
«Come se ogni essere umano avesse ascoltato almeno una mia canzone», scherza il ventiseienne di Halifax - 57 milioni di dollari guadagnati solo nel 2015 assicura la rivista Forbes - ospite ieri sera in tv di Fazio nell’attesa di varare il nuovo tour mondiale giovedì (replica venerdì) al Pala Alpitour di Torino. «Sheerios» in fibrillazione. Si comincia.
«Già. I miei fan sanno che sono al lavoro da un anno su questo nuovo spettacolo. Quando scrivo una canzone, infatti, mi capita spesso di pensare a come verrà poi sul palco. In questo show ci saranno oltre una ventina di pezzi, da eseguire su un palco bellissimo, con schermi che partono dal fondo e si protendono sopra le teste del pubblico».
Sarà in scena da solo con la chitarra come nel tour del 2015, quando in tre sere riuscì a richiamare a Wembley quasi 240 mila persone?
«Sì, ma grazie anche all’elettronica le canzoni avranno lo stesso feeling del disco».
Prima di Torino, però, potrebbe fare una puntata in Umbria, dove ha appena comprato casa.
«L’Italia è il paese preferito dai miei genitori, quello dove hanno passato la loro luna di miele e dove sognavano di abitare. La campagna toscana mi ricorda un po’ quella del Surrey, ma amo tutto il paese, da Milano alla Calabria e la Sicilia, anche se a farmi innamorare dell’Umbria è stata l’idea di poter vivere parte dell’anno in un posto bellissimo con una vigna tutta mia. E poi, quando verranno (Ed-Edward è fidanzato da anni con la consulente finanziaria Cherry Seaborn, conosciuta ai tempi delle scuole superiori, ndr), credo che l’Italia sia il posto ideale per crescere dei figli, circondati di cultura e di gente alla mano».
Dovendo cambiare formula, preferirebbe esibirsi con una band o con un’orchestra?
«L’idea di suonare con una band la lascio per quando avrò 30-40 anni. Ora, invece, mi piacerebbe molto fare qualcosa di unico con un’orchestra di 30-40 elementi, magari in una cornice “classica” come i BBC Proms».
“Divide” è un titolo in sintonia anche con questi tempi di Brexit.
«Penso che sia molto pericoloso dividere l’Europa e che la scelta sia stata frutto della frustrazione di parte del popolo britannico. Ora spero non si alzino muri nel paese tra chi ha votato ‘leave’ o chi, come me, ha messo la croce su ‘stay’ perché crede nell’ideale europeista».
Sul secondary ticketing i prezzi per il debutto al Pala Alpitour hanno ricarichi compresi tra il 100% e il 400%.
«È un sistema marcio e malato. La settimana prossima, comunque, il mio manager sarà al parlamento inglese per parlare di possibili soluzioni».