Roma, 4 giugno 2015 - Luca Gramazio, Daniele Ozzimo, Mirko Coratti, Andrea Tassone, Angelo Scozzafava, Giordano Tredicine. Sono solo alcuni tra gli arrestati oggi nell'ambito della seconda tranche dell'inchiesta Mafia Capitale: Campidoglio e Regione Lazio nella bufera, con alcuni nomi eccellenti della politica della Capitale finiti in carcere o ai domiciliari.
Luca Gramazio è tra le persone finite in carcere. Oggi consigliere alla Regione Lazio per Forza Italia, in passato è stato capogruppo Pdl in Campidoglio ai tempi del sindaco Gianni Alemanno. Classe 1980, Luca è figlio di Domenico Gramazio detto "pinguino" e da anni è tra i protagonisti della vita politica della destra romana. Dal 2013 è al suo primo mandato da consigliere alla Pisana dove, prima di essere indagato nell'ambito della prima fase dell'inchiesta, era il capogruppo azzurro.
Arrestato (sempre in carcere) anche Daniele Ozzimo ex assessore alle politiche abitative della giunta guidata da Ignazio Marino e consigliere comunale. Romano di Centocelle, classe 1972, impegnato sin da giovane in politica e attento al mondo del volontariato, si iscrive nel 1994 al Partito Democratico della Sinistra (PDS), occupandosi in particolare di servizi sociali e di disabilità. Nel 2000 diventa segretario dei Democratici di Sinistra del V Municipio. Eletto nel 2008 al Consiglio del Comune di Roma nelle liste del Partito Democratico con la carica di vice presidente della Commissione Politiche Sociali e diventando membro della Commissione Lavori Pubblici, Scuola e Sanità. Ozzimo si dimette da assessore lo scorso dicembre, dopo aver appreso di essere indagato nella prima tranche dell'inchiesta.
Altro nome eccellente coinvolto nell'inchiesta e finito in carcere è Angelo Scozzafava, anche lui ex assessore comunale alle Politiche Sociali della giunta Alemanno. Arrestato anche Mirko Coratti, romano, tra i più votati alle ultime elezioni ed ex presidente per il Partito Democratico dell'Assemblea Capitolina sotto il sindaco Marino. Coratti vanta una lunga esperienza in Campidoglio e già nel 2008, si candidò e venne eletto, divenendo vicepresidente dell'Assemblea Capitolina e vicepresidente della Commissione Patrimonio.
E' finito ai domiciliari invece Giordano Tredicine, classe 1982, consigliere comunale e vice coordinatore di Forza Italia nel Lazio. Rampollo di una famiglia di venditori ambulanti, fin da giovanissimo ricopre incarichi all'interno di Forza Italia. Nel 2006 diventa consigliere al IX Municipio con 1.576 preferenze ed è nominato Presidente Gruppo Consiliare Forza Italia. Nel 2008 è eletto in Consiglio Comunale con 5.284 preferenze, risultando il consigliere più giovane del Gruppo Consiliare del Comune di Roma e nominato Presidente della Commissione Politiche Sociali e Famiglia e Vicecapogruppo del Pdl in Consiglio Comunale.
Tra gli 'eccellenti' finiti ai domiciliari c'è infine l'ex presidente del X Municipio di Ostia Andrea Tassone. Romano del 1971 esponente del Pd da sempre è impegnato attivamente nel suo territorio e in politica. Nel 1994 nella segreteria politica del XIII Municipio del Partito Popolare Italiano, nel 2001 membro segreteria politica di La Margherita Democrazia e Libertà e nel 2006 eletto al Consiglio Municipale Roma XIII. È stato presidente della Commissione Attività Produttive e Sicurezza, vice presidente della Commissione Bilancio e membro della Commissione Lavori Pubblici. Nel 2007 è membro permanente della direzione romana del Partito Democratico, viene eletto nel 2008 al Consiglio Municipale Roma XIII-Ostia. Nel 2013 è stato eletto presidente del Municipio Roma X-Ostia, carica che ha lasciato nei mesi scorsi.