Venerdì 20 Dicembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Delitto Varani, ora i due amici si accusano a vicenda

Foffo: il colpo al cuore è stato sferrato da Prati, ma l'altro nega. Emergono nuovi particolari su altri partecipanti al festino dell'orrore di Roma

Marco Prato, uno degli arrestati per l'omicidio Varani (Ansa)

Roma, 9 marzo 2016 - Iniziato stamattina, si è concluso in tarda serata nel carcere romano di Regina Coeli l'interrogatorio di garanzia di Manuel Foffo e Marco Prato, i due giovani fermati per l'omicidio di Luca Varani: il gip Riccardo Amoroso ha convalidato gli arresti ma non contesta la premeditazione del reato di omicidio.  Come spesso succede, le testimonianze non coincidono: mentre Manuel Foffo afferma che il colpo fatale al cuore - che solo il medico legale è riuscito a estrarre nell'autopsia - è stato sferrato da Marco Prato, quest'ultimo ha negato al gip di aver sferrato lui la coltellata letale.

Insomma i due, così solidali nel cercarsi la vittima tra i fumi di alcol e droga, scesi sulla Terra e sbarcati in carcere ora si accusano l'un l'altro, si rimpallano le responsabilità anche sul ruolo avuto nel festino dell'orrore. Dal lungo interrogatorio sono emersi nuovi spunti e tasselli da collocare nel puzzle di un delitto terrificante.  Sul colpo finale si assiste allo scontro tra i due avvocati, Michele Andreano per Manuel Foffo e Pasquale Bartolo per Marco Prato. Quest'ultimo dichiara: "Il ruolo di Marco nella vicenda è del tutto diverso da quello che ci è stato attribuito fino ad ora. Il mio assistito ha detto al Gip tutto quello che si ricordava - ha proseguito - lui era a casa di Foffo quella sera, dove è andato poi Luca Varani, ma le cose non sono andate come è stato detto finora". Dal canto suo Foffo, parlando con il giudice per le indagini preliminare, resta fermo nell'incolpare l'amico e fornisce altri dettagli sulla maledetta nottata tra il 3 e il 4 marzo. "Foffo - afferma il suo avvocato difensore - ha indicato tanti e tanti testimoni che sono andati nell'abitazione, qualcuno è arrivato ed è andato via. Altra gente che è stata chiamata ma non è andata". Parole che aprono nuovi scenari su chi ha effettivamente preso parte al festino con coca e alcolici.

Nella sua prima confessione Foffo aveva parlato di almeno altre due persone, Alex e Giacomo. "Il mio cliente - aggiunge Andreano - ha dato molti particolari e molti dettagli; è passato del tempo quindi è molto più lucido. Ha aggiunto particolari secondo me importanti senza mai contraddirsi".

Su una cosa entrambi gli arrestati sono d'accordo: il contesto in cui si è consumata la vicenda è "sessuale" ma il movente "ancora non è uscito fuori". Foffo ha ribadito che volevano "fare del male a qualcuno" ma nomn è stato in grado di fornire i motivi della folle scelta assassina.  Quasi sicuramente c'entra la droga: un fiume di cocaina, quasi 26 grammi, acquistata per 1500-1600 euro e consumata in poco più di 48 ore.