Martedì 16 Luglio 2024

Renzi: "Svolta su Ilva, lavoro, fisco e Inps. Avanti a testa alta". Jobs Act, "solo per privati"

Il premier sulla Legge elettorale: "A gennaio siamo in seconda lettura al Senato"

Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti (Ansa)

Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti (Ansa)

Roma, 27 dicembre 2014 - Il 24 dicembre "svolta su Taranto, lavoro, delega fiscale, Inps mentre si chiudevano vertenze Termini Imerese e Meridiana. #lavoltabuona, #nonsimolla". Così, su Twitter, il premier Matteo Renzi torna sui provvedimenti approvati dal Consiglio dei Ministri alla vigilia di Natale.

Un "cinguettio" che ha scatenato una lunga serie di commenti da parte di altri utenti del sito di microblogging, a cui, a sua volta, il presidente del Consiglio ha risposto. "Veramente noi interveniamo pesanti anche sul risanamento ambientale", scrive a proposito del decreto Taranto; mentre a un altro che lamentava la riforma della legge elettorale, replica: "A gennaio siamo in seconda lettura al Senato, ormai ci siamo anche lì #lavoltabuona". Renzi fa anche sapere il 31 dicembre non ci sarà un Consiglio dei ministri: "Mi pare che abbiamo già dato alla vigilia di Natale". A chi gli chiede della riforma della giustizia amministrativa, in riferimento all'eccessiva durata dei processi, invece conferma che "è una delle priorità del 2015".

A un altro utente che lo incoraggia a proseguire con l'azione di governo, dice: "Sarà fatto! Andiamo avanti a testa alta". Quanto ai detrattori - prosegue - "si arrenderanno all'improvviso, quando non potranno più negare la realta'. Per adesso, noi, al lavoro!".

CGIL: PRONTI A NUOVI SCIOPERI - Intanto la Cgil fa sapere che sul Jobs Act non intende mollare. "Continueremo a lottare, a mobilitarci, a scioperare anche contro le aziende perché non può esserci uno che incassa e l'altro che subisce soltanto. Useremo la contrattazione e i ricorsi giudiziari in Italia e in Europa. Utilizzeremo tutti gli strumenti a nostra disposizione per ribaltare un'idea recessiva del lavoro", dichiara la leader Susanna Camusso a Repubblica. Quanto all'ipotesi di un altro sciopero generale chiarisce: "Vedremo, non escludo nulla. Valuteremo con la Uil e coinvolgeremo anche la Cisl".

"JOBS ACT INCLUDA GLI STATALI" - Sul Jobs Act arriva la richiesta di Maurizio Sacconi: "La riforma del lavoro deve essere applicata anche al pubblico impiego", ha detto il presidente del gruppo al Senato di Area Popolare Ncd - Udc. "L'estensione del Jobs Act ai nuovi assunti della pubblica amministrazione sarebbe una novità positiva per un settore che ha bisogno di una svolta in termini di efficienza e ricambio generazionale", è pure l'opinione dell'ex ministro per la PA, il presidente dell'Udc Gianpiero D'Alia. L'inclusione degli statali nei decreti attuativi, caldeggiata anche dal senatore di Sc Pietro Ichino al Corsera, è stata però negata, in serata, dal ministro del Lavoro Giuliano Poletti che ad Affaritaliani taglia corto: "Tutta la discussione sulla legge delega è stata fatta sul lavoro privato e quindi non è applicabile al pubblico impiego". Sulla questione si accanisce anche il sottosegretario al ministero dell'Economia e deputato di Scelta Civica Enrico Zanetti: "Trovo francamente sconcertante questo affannarsi di alcuni ministri nel negare l'applicabilità  del Jobs act al pubblico impiego". Una postilla su cui l'ondata di polemiche potrebbe allargarsi: di certo sarà l'esclusione dei licenziamenti collettivi dalle nuove norme a determinare, alla ripresa dei lavori parlamentari, il fulcro della battaglia.