Giovedì 21 Novembre 2024
REDAZIONE ESTERI

La Mecca, ecco cos'è il Hajj, rito irrinunciabile per i fedeli dell'Islam

Letteralmente significa "dirigersi verso" ed è il quinto pilastro dell'Islam

Strage a La Mecca, il lancio delle pietre da parte dei fedeli (Ansa)

Strage a La Mecca, il lancio delle pietre da parte dei fedeli (Ansa)

Roma, 24 settembre 2015 - Ogni anno nella valle di Mina, in Arabia Saudita si riuniscono centinaia di migliaia di fedeli musulmani per partecipare alla cerimonia della simbolica lapidazione di Satana, che coincide con la fase finale del pellegrinaggio che che ogni musulmano deve fare almeno una volta nella vita.  Il pellegrinaggio annuale a La Mecca, o Hajj, significa letteralmente "dirigersi verso" ed è il quinto pilastro dell'Islam. Si svolge tra l’ottavo e il tredicesimo giorno dell’ultimo mese del calendario islamico e rappresenta un momento di purificazione per i fedeli.

I pellegrini, vestiti con l'Ihram, la tradizionale veste bianca che evita così differenze di status sociale, lanciano sassolini contro tre Steli che rappresentano il demonio, proprio come fece Maometto 1400 anni fa.  Il rituale ricorda la lapidazione del diavolo da parte di Abramo, nei tre punti dove si dice che Satana apparve per cercare di dissuadere il patriarca dal sacrificare il figlio, Ismaele, su ordine di Dio. Nella notte vengono raccolte le pietre, dopo la salita al monte Arafat e le preghiere a Muzdalifa. Questo momento è considerato come il più pericoloso dell'Hajj, quello dove accadono gli incidenti più gravi come quello avvenuto  oggi. 

L'Hajj termina poi alla Mecca, con la circumambulazione intorno alla sacra Kaaba, l'edificio a forma di cubo costruito al centro della moschea al Haram. Infine l'acme delle celegrazioni, la festa del sacrificio, quando vengono sgozzati gli agnelli, milioni nella sola Arabia Saudita.