Sabato 23 Novembre 2024
LORENZO BIANCHI
Esteri

Isis, la vera storia del Califfato: da piccola rivolta a simbolo del terrore

Tutto comincia da un semplice studente di legge iracheno, finito nella prigione Usa di Camp Bucca come internato civile

Miliziani dell'Isis

Miliziani dell'Isis

Roma, 16 novembre 2015 - L’autoproclamato Califfo ha resuscitato con fiumi di sangue il sogno della Umma, la grande comunità internazionale dei Musulmani crollata con l’Impero Ottomano dopo la prima guerra mondiale. La storia dell’Isis non comincia in Siria, ma nell’Iraq occupato nel 2003 dalla coalizione guidata dagli americani. Il filone qaedista della rivolta sunnita è guidato da Abu Mussab al Zarkawi. Con lui milita Abu Bakr al Baghdadi, un iracheno nato a Samarra nel 1971. E’ un semplice studente di legge coranica, il futuro sedicente Califfo. Finisce nella prigione statunitense di Camp Bucca come internato civile, Nel 2009 viene liberato. Alla rivolta si sono aggregati molti ex ufficiali di Saddam, in particolare l’ex colonnello dei servizi segreti dell’aeronautica Samir Abd Mohammmed al Klifawi, noto come Haji Bakr, che nel 2010 sceglie, per le sue competenze religiose,  Abu Bakr al Baghdadi come capo di un suo progetto, lo Stato Islamico dell’Iraq e dello Sham, l’area che comprende Siria Giordania, Libano e Palestina. Ed è proprio dagli ufficiali di Saddam che l'Isis avrebbe mutuato la tattica del 'mordi e fuggi': colpire la città, come nel caso degli attentati di Parigi, e poi confondersi tra la gente.

I PASSAGGI -  La creatura di al Baghdadi si espande nel vuoto della Siria settentrionale. Haji Bakr compra una casa a Tal Rifaat, a nord di Aleppo nel 2012. L’Isis è ignorato, e anche infiltrato, dal regime di Damasco. Si scontra sanguinosamente  con i qaedisti siriani di Jabhat al Nusra. Conquista Raqqa e si espande verso ovest come progettava Haji Bakr prima di essere fulminato da un missile americano nel gennaio 2014. Nell’agosto del 2012 dopo un bombardamento con armi  chimiche Obama proclama che sono una linea rossa, ma poi si farà convincere dai russi che un anno dopo nell’area vasta di Damasco le hanno usate i ribelli e non il regime. Autorizzerà i raid dei suoi caccia solo nel settembre 2014 a ritmi rallentati. Nel frattempo l’Isis acquisisce il controllo di giacimenti di gas e di petrolio nell’est siriano. Contrabbanda l’oro nero attraverso la Turchia e si allarga al vicino ventre molle dell’Iraq settentrionale. All’inizio del mese di giugno 2014 occupa Mosul. L’esercito iracheno e i poliziotti fuggono senza colpo ferire. Migliaia di civili vengono torturati e uccisi o spariscono. A Sinjar, riconquistata di recente dalle avanguardie curde, sono state trovate diverse fosse comuni.

SCHEDA Isis, da dove arrivano i soldi. Ecco chi finanzia il terrore.