Roma, 19 settembre 2015 - "Quello che si sta vivendo al Senato è pura follia, con il ddl Boschi si sta mettendo Palazzo Madama nelle mani di sindaci e consiglieri regionali, i politici più inquisiti d’Italia. Spero che i cittadini si stiano rendendo conto della gravità di quanto sta accadendo…". Nel suo ufficio di Palazzo San Macuto, sede della commissione di Vigilanza Rai, il presidente 5 Stelle, Roberto Fico, dice chiaro: "Di certo la nostra priorità non sarà una falsa riforma del Senato come questa. Ci sono altre emergenze".
Fico, ormai il Movimento è il secondo partito italiano. Ma se vi capitasse di governare, quale sarebbe il vostro programma?
"Primo tra tutti, uno sguardo alle persone in difficoltà, ai poveri. C’è uno scollamento assoluto, nell’attuale Parlamento, tra il mondo reale e quello che vive la politica, non si rendono conto delle emergenze. Il reddito di cittadinanza resterà al primo punto del nostro futuro programma".
Avete fatti i conti dell’incidenza di tale legge sui conti pubblici?
"Costerà 14 miliardi di euro l’anno e anche il presidente dell’Ista ha detto che si può fare. Ci è stato riconosciuto da molti che la nostra politica di lotta alla povertà è importante. Ma non tramite sussidi, tramite manovre economiche mirate. Dall’altro lato, si deve creare nuovo lavoro attraverso le incentivazioni all’apertura di nuove imprese con il microcredito. Grazie a noi una persona del salernitano è riuscito a portare il suo negozio dall’online al reale: magari assumerà personale in futuro".
E poi, che altro?
"Quando saremo noi al governo non esisterà più Equitalia, ci sarà un piano energetico nazionale che abbandonerà la pratica delle trivellazioni e degli inceneritori, si punterà tutto sulle rinnovabili. E poi ancora le bonifiche, la sanità: tutto questo servirà anche a creare migliaia di posti di lavoro".
Che ne farete, se andrete al governo, del Jobs Act renziano?
"Lo cancelliamo. Perché per noi i diritti dei lavoratori sono sacri. E non bisogna fare solo riforme delle regole, dei contratti, bisogna creare lavoro. In Italia abbiamo già una flessibilità estrema, ma bisogna uscire dall’idea di lavoratori e imprenditori sempre su fronti contrapposti. L’articolo 18 andrebbe ripristinato".
Sull’immigrazione sembra che Grillo dia ragione a Orban...
"Ma per carità! Nessuno di noi costruirebbe un muro. Noi, un anno fa, abbiamo presentato una mozione in cui chiedevamo l’abolizione del trattato di Dublino (che è un regolamento) e di distribuire i profughi in modo proporzionale con l’Europa.Tutti oggi sono sulle nostre posizioni, ma è più un anno che lo diciamo!".
Per fare questo, ci vuole un’adeguata squadra di governo. Chi sono gli uomini che il Movimento porterà a Palazzo Chigi?
"Adesso mettiamo a punto il programma, che è quanto ho spiegato prima. Poi ci occuperemo del resto. Non è un problema di persone, è di contenuti".
Certo, ma gli elettori a 5 stelle vorranno sapere chi metterà in pratica questo programma, no?
"Le persone che sostengono il M5S sanno bene che è il Movimento stesso, nel suo complesso, a portare avanti il programma".
Ma se si votasse a breve, tipo tra qualche mese, con le amministrative?
"Non succederà, mi creda, in Parlamento sono attaccati alle poltrone. Vogliono tutti finire la legislatura per avere la pensione… La Casta non molla".
Sareste pronti alle elezioni?
"Certo, noi vogliamo far cadere Renzi, non ci sono dubbi. E il prima possibile".
Chi comanderà il movimento?
"Lo stiamo ancora decidendo. I nomi li faremo all’ultimo, ma ci stiamo già ragionando".
Primarie?
"Non le chiamiamo così, ma il metodo sarà questo".
E la Rai? Se andrete al governo, che farete del servizio pubblico?
"In Rai non viene rispettato il pluralismo dell’informazione e l’Agcom non fa nulla, nonostante le sollecitazioni. Se fossimo al governo, approveremmo in una settimana la nostra proposta di legge di riforma della governance Rai, quella di Renzi è una buffonata, su…".