Miami (Florida), 8 settembre 2017 - Prosegue la sua inesorabile marcia l'uragano Irma, uno tra i più potenti mai registrati nell'Atlantico. Il ciclone si è indebolito ed è stato declassato a categoria 4. Questo vuol dire che i venti viaggiano non più a 300 km orari ma tra i 210 e i 250. E' comunque più che sufficiente per un'allerta massima. Dopo aver devastato le isole minori dei Caraibi, Repubblica Dominicana, Haiti e Bahamas, ora fa rotta su Cuba che si è già preparata all'impatto con maxi evacuazioni. Ma l'allarme maggiore è in Florida, dove l'arrivo di Irma è atteso nella notte tra sabato e domenica. La Fema, protezione civile statunitense, non usa mezzi termini. "Devasterà gli Usa".
Uragano Irma, dove e quando: ecco il percorso stimato
Nell'occhio del ciclone c'è Miami, che le previsioni meteo danno "nella peggiore delle posizioni possibili". E' proprio il sud della Florida, che accoglie milioni di persone, a trovarsi esattamente sulla traiettoria dell'uragano. Intanto è stato elevato a categoria 3, Jose, un secondo ciclone formatosi nell'Oceano. Di categoria 1 è invece Katia, che imperversa con venti a 140 km/h al largo del Messico, proprio mentre il Paese fa i conti con le conseguenze di un terremoto di 8.4.
CARAIBI IN MACERIE - Sale di ora in ora il bilancio delle vittime al passaggio del mega-uragano diretto adesso verso la Florida: ora si contano 24 morti. Lo confermano al Guardian fonti ufficiali, avvertendo che il numero è destinato ancora a salire. Nove solamente nelle Antille francesi (Saint Martin e Saint Barthelemy le più colpite). Quattro morti nelle Isole Vergini britanniche, dove si registano gravi danni alle infrastrutture, compreso un ospedale; quattro morti alle Vergini americane; tre a Porto Rico. Registrano una vittima, rispettivamente, le isole di Anguilla, Barbuda e la parte olandese di St. Martin. Più del 60% delle famiglie di Porto Rico è senza energia elettrica, mentre secondo le autorità locali - citate dal New York Times - il 95% dell'isola di Sint Marteen (parte olandese di Saint Martin) è devastato. Idem a Barbuda, dove si stimava ieri che 9 edifici su 10 sono crollati.
CUBA - A Cuba ieri è stato dichiarato lo stato di emergenza. Qui il governo ha imposto lo spostamento di circa 10.000 turisti stranieri dalle località balneari della parte più esposta dell'isola e ha elevato al massimo il suo livello di allerta. Irma si è già abbattuto su Haiti e Repubblica Dominicana provocando ingenti danni, allagamenti e crolli durante la notte, con la popolazione che adesso si trova a fare i conti con le sue devastanti conseguenze.
GRAFICO La ricostruzione in 3D dell'uragano
FLORIDA - E' nel Sud della Florida che si attende l'impatto più alto dell'uragano. L'evacuazione è già scattata da ore. Lunghe file si sono viste sulle autostrade che portano dalla costa all'interno del Paese mentre i supermercati sono stati letteralmente presi d'assalto dai chi resta e ha voluto fare rifornimento di generi di prima necessità. Il governatore, Rick Scott, ha ordinato la chiusura di scuole, campus universitari e uffici pubblici in tutto lo Stato. Intanto Alitalia cancella i voli fra Roma e Miami previsti per domani 9 settembre e domenica 10 settembre. Proprio a Miami l'allarme è massimo: secondo i modellli meteorologici la metropoli si trova sulla traiettoria esatta di Irma. Chiuse le due centrali nucleari. "Non credo che qualcuno in Florida abbia mai vissuto una tempesta come questa" ha detto Brock Long, capo della Fema, la protezione civile statunitense. Ma non è l'unico Stato che deve preoccuparsi: "Chiunque dall'Alabama alla North Carolina dovrebbe seguire molto da vicino questa tempesta". Irma è "devasterà gli Stati Uniti".
Sulla costa atlantica in Georgia l'evacuazione scatterà domani.
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