Venerdì 27 Dicembre 2024
REDAZIONE ESTERI

Trump attacca la Germania, Merkel risponde

Il presidente licenzia la Yates, ministro reggente della Difesa. Aveva ordinato di non difendere in tribunale il decreto sull'immigrazione

Donald Trump e Angela Merkel (Afp)

Washington, 31 gennaio 2017 - Donald Trump avanti tutta. Dopo aver silurato il ministro della Giustizia reggente dell'era Obama, Sally Yates (rea di non difendere il bando agli immigrati negli Stati Uniti), il presidente Usa se la prende con la Germania. La voce, questa volta, è quella di Peter Navarro, numero uno del consiglio nazionale per gli scambi commerciali della Casa Bianca. Berlino sta usando un euro "esageratamente sottovalutato" per "approfittarsi" degli Stati Uniti e dei suoi partner europei, afferma Navarro in un'intervista al Financial Times. Quindi definisce la Germania come uno dei maggiori ostacoli all'accordo commerciale fra gli Stati Uniti e l'Europa e dichiara morto, come Trump sostiene da tempo, il Ttip. A stretto giro arriva la risposta di Berlino. "La Germania è un paese che ha sempre incoraggiato la Bce a fare una politica indipendente, così come ha fatto la Bundesbank quando ancora non c'era l'euro e per questo non influenzeremo in alcun modo il comportamento della Bce", replica in prima persona Angela Merkel. "Perciò non posso e non voglio cambiare proprio nulla della situazione così come è", aggiunge la cancelliera che ieri aveva criticato duramente il provvedimento sull'immigrazione. 

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SILURO ALLA YATES - Non curante delle critiche che arrivano da ogni dove, con anche i big dell'economia Usa a voltargli le spalle, il tycoon ha licenziato oggi Sally Yates.  Il ministro della Giustizia reggente (dell'era Obama) aveva ordinato al Dipartimento di non difendere in tribunale il decreto sull'immigrazione del presidente. E, per questo, è saltata. Il motivo? "Ha tradito il Dipartimento di Giustizia rifiutando di attuare un ordine messo a punto per difendere i cittadini americani" afferma la Casa Bianca. Al suo posto Trump ha nominato Dana Boente, procuratore della Virginia, che sarà in carica fino a quando Jeff Sessions, nominato da Trump ministro della Giustizia, non sarà confermato dal Senato. Prima di venir cacciata, la Yates aveva dichiarato: "La mia responsabilità è quella di assicurare che le posizioni che assumiamo in tribunale rimangano coerenti con il solenne obbligo di questa istituzione di perseguire sempre la giustizia e stare dalla parte del giusto. Al momento non sono convinta che la difesa dell'ordine esecutivo sia conforme a queste responsabilità e neppure che sia legale".

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Naturalmente la nuova ministra ad interim, Dana Boente, ha dichiarato di aver già dato istruzioni per la piena applicazione del decreto del presidente Donald Trump, che impone restrizioni agli ingressi negli Stati Uniti, e "ha dato istruzioni agli uomini e alle donne del dipartimento della Giustizia di di fare il loro dovere e di difendere gli ordini del nostro presidente". Poi Trump attacca i democratici, che "stanno ritardando le mie nomine di governo per ragioni puramente politiche. Non possono fare altro che ostruzionismo", ha cinguettato Trump. 

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VIA LIBERA A OLTRE 800 RIFUGIATI - L'amministrazione Trump fa un'eccezione alla sospensione temporanea del programma per i rifugiati e decide di ammetterne 872 che erano già pronti per arrivare e il cui rifiuto causerebbe loro "difficoltà ingiustificate". Lo ha reso noto Kevin McAleenan, commissario dell'agenzia Usa per le dogane e la protezione dei confini. La decisione è stata presa d'intesa con il dipartimento di stato. Gli 872 rifugiati arriveranno questa settimana.

VIDEO SU PORNHUB - Intanto il britannico The Independent ha scoperto che il video del discorso del presidente americano Donald Trump è stato caricato sul sito a luci rosse PornHub e sta facendo il giro del cyberspazio. finendo nei 100 articoli più cliccati. La notizia è al nono posto della classifica. Il video è intitolato "Ricco uomo bianco fotte l'intero Paese contemporaneamente". In un primo momento, spiega la testata, è apparso su PornHub solo un fermo immagine del video, che il sito pubblica, ma successivamente il video "è stato caricato sul sito. Per la gioia di tutti".

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L'ALLARME DI TUSK - Il cambio a Washington, con l'arrivo di Donald Trump "mette l'Unione europea in una situazione difficile, con la nuova Amministrazione che sembra rimettere in questione gli ultimi 70 anni di politica estera americana", scrive il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk nella lettera di convocazione del summit Ue. Tusk cita tra l'altro le "preoccupanti dichiarazioni" di Trump, favorevole alla Brexit e convinto che altri paesi usciranno dall'Unione.

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