Giovedì 19 Dicembre 2024
REDAZIONE ESTERI

Trump news, media: "Sta per licenziare anche il generale McMaster"

Il tycoon non si ferma. Dopo Rex Tillerson, nel mirino ci sarebbero il consigliere alla sicurezza nazionale H.R. McMaster e il capo del personale John Kelly. Smentita della Casa Bianca Usa, Vanessa Trump ha chiesto il divorzio da Donald Jr Usa, Trump caccia Tillerson. Al suo posto il capo della Cia Pompeo

Donald Trump e H.R. McMaster (Ansa)

Washington, 16 marzo 2018 - Donald Trump continua a fare piazza pulita alla Casa Bianca. Dopo quella del segretario di Stato Rex Tillerson, le prossime sedie a saltare sarebbero quelle del segretario alla sicurezza nazionale H.R. McMaster e del capo dello staff John Kelly. Ad esserne sicuri sono il Wall Street Journal e il Washington Post, che citano fonti interne all'amministrazione secondo cui Trump avrebbe già informato Kelly della decisione di dare il ben servito al decorato generale, ma starebbe prendendo tempo per non umiliarlo e per selezionare in anticipo un sostituto credibile. Secondo indiscrezioni, tra i candidati che Trump potrebbe scegliere per l'incarico ci sono John Bolton, ex ambasciatore all'Onu sotto l'amministrazione Bush, e Keith Kellogg, capo di gabinetto del Consiglio per la sicurezza nazionale. Entrambi sono considerati 'falchi', con posizioni dure sui dossier di Iran e Corea del Nord, proprio come il nuovo segretario di Stato ( ed ex capo della Cia), Mike Pompeo.

Usa, Trump caccia Tillerson. Al suo posto il capo della Cia Pompeo

LA SMENTITA - Poco dopo il lancio della notizia, la portavoce della Casa Bianca, Sarah Huckabee Sanders ha smentito tutto su Twitter: "Ho parlato con il presidente degli Stati Uniti e con il generale e, contrariamente a quanto riportato, mantengono una buona relazione",  ha twittato la donna, aggiungendo che "non ci saranno cambiamenti al Consiglio di Sicurezza Nazionale". Tuttavia, secondo le due testate, la possibilità che McMaster (così come molti altri) sia prossimo al licenziamento è nell'aria già da parecchio tempo ed entrambe riferiscono di una Casa Bianca nel caos dove il presidente "ama vedere i suoi sottoposti competere per la sua approvazione" e membri dello staff che "scommettono su chi sarà il prossimo ad andarsene".