Lunedì 23 Dicembre 2024
REDAZIONE ESTERI

Sparatoria a Parigi, un poliziotto e un attentatore uccisi. "E' terrorismo"

Azione a colpi di kalashnikov sugli Champs-Elysees. Altri due agenti gravemente feriti

Parigi, Champs-Elysees transennati dopo l'attentato (Lapresse)

Parigi (Francia), 20 aprile 2017 - Attentato terroristico nel cuore di Parigi a pochi giorni dalle elezioni. Colpi di kalashnikov sono stati esplosi intorno alle 21,10 sui centralissimi Champs-Elysees, contro una camionetta della polizia. Tragico il bilancio: un poliziotto ucciso e altri due feriti gravemente alla testa (sembrava che uno fosse morto in ospedale, poi la circostanza è stata smentita ufficialmente). Anche l'assalitore è rimasto a terra, ucciso. Era conosciuto agli 007 francesi come persona a rischio. Giallo sull'esistenza di un secondo assalitore, che secondo alcuni si sarebbe dato alla fuga e addirittura sarebbe riuscito a nascondersi - armato - in un garage del centro. La polizia però parla di un solo uomo, così come la rivendicazione dell'Isis.

Il panico si è propagato in pochi istanti, l'intera avenue, la più celebre della capitale, è stata blindata dai furgoni di polizia, dalla Concorde fino all'Etoile. Tutte le fermate del metrò sono state sbarrate, gli abitanti sono stati invitati a non avvicinarsi al quartiere.

LA RIVENDICAZIONE - Poco prima di mezzanotte l'Isis ha infatti rivendicato l'attentato attraverso l'agenzia Amag. Il comunicato parla di un solo "combattente", precisa in un tweet Rita Katz, la direttrice del Site, correggendo l'informazione precedentemente diffusa che riferiva di "combattenti", al plurale. La rivendicazione è stata diffusa in diverse lingue, tra cui l'inglese e il francese.

 

REAZIONI / Hollande, Trump, Pinotti, Alfano

IL PROCURATORE - L'identità del terrorista di Parigi è stata stabilita ma non verrà diffusa per non compromettere le indagini in corso: si sta cercando di capire se aveva "complici", ha detto il procuratore della Repubblica francese Francois Molins. Molins quindi non ha confermato la notizia riferita dai media che si tratterebbe del 30enne Youssef El Osri chiamato da Isis Abu Yusuf al-Beljiki, suffisso che lo identifica come belga. Molins ha detto che non vuole inquinare l'inchiesta. Il portavoce del ministero dell'Interno Pierre-Henry Brandet, da parte sua, ha aggiunto che l'agente ucciso aveva 37 anni. Nell'attacco è rimasto "ferito leggermente anche un turista straniero", ha continuato Molins fornendo alcuni particolari sulla dinamica dell'attacco che ha visto un uomo alle 20,50 sparare contro la polizia sugli Champs Elysees all'altezza del grande magazzino 'Marks & Spencer' uccidendo un agente e ferendone altre due, di cui uno in modo grave.

CHI ERA L'ATTENTATORE - Naturalmente la stampa e le tv francesi si sono scatenate per cercare particolari. L'attentatore ucciso - prima dell'attacco di stasera - aveva scritto sul sistema di scambio di messaggi Telegram di voler uccidere degli agenti di polizia. Almeno secondo quanto riferisce la rete Bfm-tv, rendendo noto che l'uomo era conosciuto agli 007 del Dgse, i servizi segreti francesi e della polizia. Telegram è stata più volte impiegata dai terroristi di Isis come sistema di comunicazione. Inoltre l'attentatore era schedato con la lettera 'S', che indica gli individui radicalizzati a rischio di perpetrare attentati. Una perquisizione sarebbe in corso alla sua residenza a Seine-et-Marne, a est di Parigi. 

Secondo fonti giudiziarie citate da Bfm-tv, già nel 2001 l'assalitore degli Champs-Elysées aprì il fuoco su un agente, ferendolo gravemente. L'uomo venne condannato a diversi anni di carcere. Dalle informazioni raccolte sarebbe nato 39 anni fa a Livry-Gargan, in Seine-Saint-Denis, la banlieue nord di Parigi.

FALLA NEL SISTEMA D'ALLERTA - La gestione dell'attentato ha mostrato una falla nel sistema di sicurezza della Francia. L'app lanciata in pompa magna lo scorso giugno dal governo francese, Saip (Systeme d'alerte ed d'information des population), per segnalare ai cittadini francesi un attacco terroristico in corso, non ha funzionato. In caso di allarme sarebbe dovuto apparire sugli schermi degli smartphone dei francesi una pagina rossa con le indicazioni principali sulla natura dell'evento, invece l'app è rimasta silente e verde con la scritta "Aucun incident en cours" ("Nessun attacco in corso"). 

I TESTIMONI / "In strada c'era il panico"

I CANDIDATI ALLE ELEZIONI - Per tragica coincidenza, al momento degli spari i candidati alle elezioni francesi si stavano affrontando in tv, in uno degli ultimi faccia a faccia prima del voto, che a questo punto si annuncia ancora più imprevedibile. Sentito dell'attentato, è stata unanime la loro solidarietà alle forze dell'ordine colpite nell'attacco di Parigi. Marine Le Pen del Front National e il gollista Francois Fillon hanno cancellato ogni ulteriore impegno elettorale nella giornata di domani. 

SUMMIT ALL'ELISEO - Un summit si è tenuto all'Eliseo tra il presidente Francois Hollande, il premier Bernarde Cazeneuve, il ministro dell'Interno Matthias Kekl e il sindaco di Parigi, Anne Hidalgo sull'attentato.

Il portavoce del ministero dell'Interno francese ha dichiarato: "Un poliziotto è deceduto. Sono due poliziotti gravemente feriti che sono stati trasferiti presso le strutture ospedaliere". E ancora: "Viste le testimonianze raccolte ci sarebbe solo un aggressore. L'identificazione dell'aggressore non è ancora stabilita", ha aggiunto Brandet che tuttavia ha spiegato che se la pista terroristica fosse confermata "ci potrebbero essere eventuali complici da ricercare". Brandet non ha confermato se l'uomo belga le cui generalità sono state diffuse su twitter, sia o meno l'autore dell'attentato o se sia ricercato. Il portavoce dell'Interno esclude che ci siano altri attentati in altre zone di Parigi.

Non più tardi di due giorni fa gli 007 francesi avevano avvertito i candidati alle elezioni dell'alta probabilità di attentati

Sparatoria nel cuore di Parigi: tre fotogrammi
Sparatoria nel cuore di Parigi: tre fotogrammi