Roma, 16 aprile 2017 - La Turchia ha scelto di avere un sultano che potrebbe guidarla fino al 2029: come dire 27 anni dalla sua prima legislatura come premier. Secondo i dati ufficiali Erdogan ha vinto sul filo di lana il referendum sull'introduzione del sistema presidenziale, aggiudicandosi il 51.3%. E' molto meno di quanto sperava. Erdogan ha contro la parte piu avanzata del paese. Erdogan ha perso a Istanbul, ad Ankara, a Smirne e in tutta la costa occidentale, ovviamente a Dyarbakir e in tutto il sudest curdo. Nonostante le durissime purghe da lui realizzate dopo il tentativo di colpo di stato, Erdogan non ha avuto il plebiscito che voleva. Regnerà su un paese spaccato in due.
L'opposizione, peraltro, non si da ancora per vinta. I repubblicani/kemalisti del Chp contesteranno il 37% delle schede denunciando irregolarità nel 60% dei seggi: schede senza il timbro ufficiale della commissione elettorale. Anche Hdp, il partito con forte base curda, annuncia che contesterà il conteggio nei 2/3 dei seggi e stima brogli per il 3/4% dei voti, cioè grossomodo quanto bastava ad Erdogan per avere la maggioranza. Servono nervi saldi. Si prevedono tempi difficili.