Sabato 23 Novembre 2024
REDAZIONE ESTERI

Paolo Nespoli nello spazio. La Soyuz arrivata a destinazione

Il lancio della navetta russa alle 17.41 italiane. Dopo sei ore si è agganciata alla Stazione Spaziale

Paolo Nespoli in viaggio verso l'Iss

Paolo Nespoli in viaggio verso l'Iss

Roma, 28 luglio 2017 - La navetta russa Soyuz sulla quale viaggia l'astronauta Paolo Nespoli si è agganciata alla Stazione Spaziale. Lanciata dalla base russa di Baikonur alle 17,41, è arrivata a destinazione in circa sei ore, compiendo quattro orbite. Per l'astronauta dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa) e i suoi compagni di equipaggio, il russo Sergey Ryazansky e l'americano Randy Bresnik, seguono una serie di test, come controlli elettrici, di eventuali perdite d'aria e sulle connessioni. Alla fine di queste operazioni l'apertura del portello che permette ai tre astronauti di entrare nella Stazione Spaziale. 

Alle 17.41 precise l'astronauta è decollato a bordo della navicella Soyuz MS-05 dalla base russa di Baikonur, nel Kazakhstan. Il lancio è stato seguito in diretta sul sito dell'Esa e, dopo otto minuti e 50 secondi, la navetta spaziale è entrata in orbita. 

Ogni astronauta ha portato con sé gli "indicatori di gravità". Quello di Paolo Nespoli è il Transformer del figlio più piccolo, Max, di 3 anni. All'inizio il bimbo non voleva cederlo, ma poi ha affidato al papà il più piccolo dei suoi giochi preferiti, per galleggiare nella Soyuz.

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E' iniziata, dunque, la missione Vita, la terza di lunga durata dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi). Nei sei mesi che resterà tra le stelle Nespoli dovrà eseguire oltre 200 esperimenti, 11 dei quali selezionati proprio da Asi (esperimenti perlopiù biomedici e per il resto tecnologici). L'obiettivo è raccogliere dati e conoscenze utili a preparare il terreno perché i futuri voli con uomini a bordo diretti su Luna e Marte possano avvenire senza rischi per la salute degli astronauti.

IL LANCIO DELLA SOYUZ

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Per Nespoli, 60 anni portati in splendida forma, è la terza volta tra le stelle. Dieci anni fa la sua prima missione, Esperia, in mezzo, nel 2010, MagISStra, la prima di lunga durata: sei mesi di permanenza in orbita.

"Pronto a ripartire per la StazioneSpaziale con AstroKomrade e Ryazanskiy_ISS: Teletrasporto S...oyuz!", aveva twittato a poche ore dalla partenza dopo aver trascorso "l'ultima notte sulla Terra per molti mesi". Ieri il saluto alla moglie Alexandra Ryabova (FOTO)