Washington, 12 giugno 2016 - L'ennesima strage sta sconvolgendo gli Stati Uniti. Un uomo di origini afgane ha massacrato 50 persone e ne ha ferite 53 in una discoteca gay di Orlando. Ma tra questo è solo l'ultimo di vari massacri avvenuti neglin ultimi anni dbnegli Usa, e, a prescindere dalle motivazioni dei gesti folli, c'è una cosa che li accomuna tutti: è l'arma.
Si tratta del fucile d'assalto semi-automatico 'AR-15 Bushmaster', versione civile dell'M-16, il fucile impiegato dai soldati Usa nel Vietnam negli anni '60. E non è difficile procurarselo, visto che è in assoluto una delle armi più vendute negli Usa.
A differenza dell'M-16, l'Ar-15 Bushmaster non può sparare sia un colpo singolo che a raffica continua, ma può essere modificato per sparare come un mitra. I due fucili automatici hanno il medesimo calibro 5,56 mm e sparano colpi fino all'esaurimento di un caricatore, da un minimo di 5 ad un massimo di 100 colpi.
L'AR-15 Bushmaster è stato protagonista dei più recenti massacri, che continuano a innescare, senza successo, la polemica sull'eccessiva diffusione delle armi. La più recente è stata la strage di San Bernardino in California dove il 2 dicembre 2015 vennero uccise 14 persone e 22 ferite da Syed Rizwan Farook, di origine Pakistane, e la moglie Tashfeen Malik. La coppia, che si ispirava all'Isis, aveva con se due fucili d'assalto 'AR-15 Bushmaster', oltre a due pistole calibro 9 mm.
Prima ci fu il ventenne Adam Lamza che Il 14 dicembre 2012 usò sempre un 'AR-15 Bushmaster' per massacrare 20 bambini e sei adulti, inclusa la madre, alla scuola elementare Sandy Hook di Newtown in Connecticut.
Solo 5 mesi Aurora in Colorado fu teatro, nella notte tra il 19 ed il 20 luglio, dell'omicidio di 12 persone e del ferimento di 58 tutti 'colpevoli' di essere alla prima del film della saga di Batman, "Il cavaliere oscuro". Il 24enne James Holmes entrò nel cinema della cittadina e fece fuoco col suo AR-15 Bushmaster.
Dopo la strage di Newtown del dicembre 2012 a gennaio del 2013 il presidente Barack Obama ha tentato di modificare la legislazione sulla vendita di armi affidando l'incarico ad una comissione guidata dal vicepresidente Joe Biden. Il tentativo si concluse in un nulla di fatto per la resistenza passiva bipartisan dei membri del Congresso sostenuti dalla potente lobby delle armi, la National Riffle Association.