Giovedì 21 Novembre 2024
REDAZIONE ESTERI

Mattarella a Pechino: "Aspettiamo a giudicare Trump". Tutti gli accordi Italia-Cina

Il presidente della Repubblica è stato intervistato dalla tv cinese nel suo secondo giorno di visita di Stato in Cina

Sergio Mattarella in Cina (Lapresse)

Sergio Mattarella in Cina (Lapresse)

Pechino, 23 febbraio 2017  - Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in visita di Stato in Cina, intervistato dalla tv di stato Cctv, alla domanda su Donald Trump raccomanda di non affrettarsi a giudicarlo: "Siamo appena agli inizi di questa nuova presidenza degli Stati Uniti D'America, bisognerebbe attendere il suo concreto sviluppo prima di formulare valutazioni e quindi valutare i comportamenti che adottera'". 

NO GUERRE COMMERCIALI  - "Noi speriamo fortemente che non vi siano mai guerre commerciali, perché siamo convinti che la collaborazione e l'apertura vicendevole vada a vantaggio di tutti i Paesi e rafforzi lo spirito di collaborazione che difende la pace nel mondo". Mattarella ha poi continuato, facendo chiaro riferimento all'amministrazione Trump. "Credo che questo  talmente evidente, l'interesse in questa direzione, e sono convinto che saranno confermati questi comportamenti".

APERTURA MERCATI - "Noi consideriamo un patrimonio irreversibile e da difendere l'apertura dei mercati internazionali, anche per questo abbiamo apprezzato molto l'intervento che a Davos ha svolto il presidente Xi Jinping. La Ue "è nata sull'apertura dei mercati tra i suoi stati membri e quindi riteniamo che questo patrimonio, questa condizione, sia indispensabile per la collaborazione, per il progresso del benessere e per la pace nel mondo, quindi intendiamo difendere le scelte di apertura dei mercati internazionali. Questo farà certamente anche l'Unione europea".  

UE IRREVERSIBILE - "Il valore storico dell'Unione europea è un valore irreversibile e da questa crisi, come è sempre avvenuto in questi sessanta anni, l'Unione uscirà più rafforzata, più coesa e più integrata". Per il Capo dello Stato la Ue "ha avuto qualche momento di difficoltà", "l'uscita della Gran Bretagna è motivo di rammarico, anche se rimarrà un Paese amico e di grande collaborazione". 

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GLI ACCORDI SIGLATI ITALIA-CINA - Partnership industriali, cooperazione accademica, protezione ambientale, salute e aerospazio. Italia e Cina hanno aumentato oggi la cooperazione bilaterale attraverso una serie di intese firmate a Pechino, al secondo giorno della visita in Cina del presidente della Repubblica, che oggi ha incontrato il presidente cinese, Xi Jinping. Italia e Cina hanno siglato oggi un totale di tredici accordi (undici accordi più due dichiarazioni congiunte) per un valore complessivo di cinque miliardi di euro, alla presenza delle massime autorità dei due Paesi. L'Italia si è presentata con una nutrita delegazione al seguito del presidente composta anche dal ministro degli Esteri, Angelino Alfano, dal sottosegretario al Commercio Estero per il Ministero dello Sviluppo Economico, Ivan Scalfarotto, alla quinta missione in Cina da luglio scorso, e da rappresentanti delle più importanti realtà industriali, accademiche e culturali italiane.  

- Industria e innovazione  

Italia e Cina hanno rinnovato la strategia congiunta di cooperazione nei campi della Scienza, della Tecnologia e dell'Innovazione. Tra le intese più rilevanti tra i due Paesi c'è la firma per la creazione di un parco italo-cinese per la cultura e l'innovazione, ma a firmare accordi oggi sono stati anche alcuni tra i più importanti gruppi industriali italiani, a margine del quarto Business Forum Italia-Cina, co-presieduto dal vice presidente esecutivo e Ceo di Pirelli, Marco Tronchetti Provera, e dal presidente di Bank of China, uno dei giganti del settore bancario cinese, Tian Guoli. Cassa Depositi e Prestiti, tramite la controllata Ansaldo Energia e Shanghai Electric, gruppo di punta cinese nelle produzioni di attrezzature meccaniche, hanno esteso oggi la cooperazione con la sigla di un memorandum d'intesa di rafforzamento della partnership per la condivisione degli investimenti per l'introduzione della turbina a gas di classe H sui mercati, e per garantirsi il pieno accesso ai mercati asiatici.

Altro importante memorandum d'intesa è stato quello tra Fincantieri e China State Shipbuilding Corporation (Cssc) e Carnival Corporation per la realizzazione di due navi da crociera, con un'opzione per ulteriori quattro, e che saranno le prime mai costruite in Cina per il mercato del gigante asiatico. L'accordo è stato firmato dall'amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono, da Michael Thamm, Ceo di Carnival Asia e del gruppo Costa, e dal presidente di Cssc, Wu Qiang, e secondo le stime di Fincantieri, ha un valore di circa 1,5 miliardi di dollari per le prime due navi.  

- Italia e Cina nello spazio  

Italia e Cina insieme nello spazio. Il direttore dell'Agenzia Spaziale Italiana, Roberto Battiston, ha firmato assieme al direttore della China Manned Space Agency, Wang Zhaoyao, un accordo sulla cooperazione per le attivita' che riguardano l'impiego di uomini presso la stazione orbitale cinese. Pechino ha lanciato nel settembre dello scorso anno la Tiangong-2, programmata per rimanere in orbita due anni. Il lancio avviene a cinque anni dal via alla prima stazione spaziale cinese, la Tiangong-1, lanciata nel 2011. 

- La collaborazione accademica e gli scambi culturali  

Sotto il profilo della cooperazione tra accademie, durante la visita in Cina del presidente della Repubblica, ci sono da registrare gli accordi tra il Politecnico di Milano e l'università Tsinghua di Pechino, e l'accordo tra l'Università Sant'Anna e l'università di Chongqing, per la realizzazione di un centro scientifico e tecnologico nella metropoli della Cina sud-occidentale, tra le realtà in maggiore sviluppo della Cina.  La visita di Mattarella in Cina è stata l'occasione anche per il primo forum culturale tra Italia e Cina, lo strumento di cui si sono dotati i due Paesi lo scorso anno per dare impulso alla cooperazione a tutto campo nella cultura. Il forum è stato co-presieduto dal coordinatore della parte italiana, Francesco Rutelli, presidente dell'Anica (Associazione delle Industrie Cinematografiche, Audiovisive e Multimediali) e dal vice ministro della Cultura cinese, Ding Wei. In questo settore, il frutto più importante della cooperazione tra Italia e Cina sono i memorandum d'intesa siglati tra il Museo della Città Proibita e il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo che comprendono l'organizzazione congiunta di mostre, le collaborazioni nei settori del restauro e della conservazione dei beni culturali, e la cooperazione in campo accademico e scientifico.