Venerdì 22 Novembre 2024
REDAZIONE ESTERI

Incendio a Londra, ultime notizie. "Trovate vive 2 sorelline"

Grattacielo a fuoco, almeno 17 morti e oltre sessanta feriti, di cui 17 gravi. Il papà di Marco: "Spero nel miracolo" Gloria e Marco, chi sono gli italiani dispersi

Incendio a Londra (Lapresse)

Incendio a Londra (Lapresse)

Londra, 15 giugno 2017 - Si fa sempre più drammatico il bilancio dell'incendio di Londra, con il grattacielo 'Grenfell Tower' andato in fiamme ieri a North Kensington. I morti accertati sono 17, ma il numero delle vittime sembra destinato drammaticamente ad aumentare. La polizia di Londra "si augura" che i morti siano meno di 100. Tra i dispersi anche due italiani, Marco Gottardi e Gloria Trevisan. Le speranze di trovare ancora in vita i due fidanzati veneti si fanno più flebili ogni minuto che passa.  "Non ci sono motivi per sperare che Gloria e Marco siano ancora vivi", dice l'avvocato Maria Cristina Sandrin, legale della famiglia di lei. "Gloria - ricorda la legale - si era laureata il 18 ottobre ed è andata a Londra perché qui non ci sono possibilità professionali neanche per chi si laurea con 110". I feriti sono 68, 37 ancora in ospedale, di cui 17 in gravi condizioni.

LE SORELLINE - Una buona notizia dall'inferno della Grenfell Tower. Due giovani sorelle che vivevano al ventesimo piano sono state ritrovate in ospedale oltre 24 ore dopo che l'incendio ha distrutto il loro appartamento. Lo riportano il Mail e tutti i principali quotidiani britannici.  Malek Belkadi, otto anni, e sua sorella Tamzin, sei, insieme alla mamma Farah Hamdan, al padre Omar Belkadi e un'altra sorellina erano tra i dispersi dopo il rogo di martedì notte. 

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LE VITTIME - Purtroppo le autorità britanniche non si aspettano di trovare altre persone vive all'interno della torre, ha confermato il capo dei vigili del fuoco, aggiungendo che ancora "in realtà" non sanno quante saranno alla fine le vittime, e che ci vorranno settimane per bonificare tutti i circa 120 appartamenti.

Sono sei le prime vittime identificate. Tra queste c'è Mohammed Alhajali, un rifugiato siriano di 23 anni che studiava ingegneria civile alla University of West London. "C'è il rischio purtroppo - ammette Scotland Yard - che potremmo non essere in grado di identificarle tutte". A rallentare le operazioni di ricerca dei dispersi ci sono anche le condizioni strutturali della Tower, non più sicure da permettere ai pompieri di andare avanti entrare in altri piani. 

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PAURA PER DUE ITALIANI -  Gloria Trevisan e Marco Gottardi, due fidanzati veneti di 27 anni, entrambi architetti si erano trasferiti nella capitale britannica da tre mesi. "Siamo stati al telefono con i ragazzi fino all'ultimo istante, poi ci hanno detto che l'appartamento era invaso dal fumo e le comunicazioni si sono interrotte", ha raccontato il padre del giovane. 

FOCUS / Le ultime drammatiche telefonate di Marco e Gloria

MAY - "Ci sarà un'indagine appropriata e se ci saranno lezioni da imparare, così sarà e saranno intraprese azioni". E' quanto ha promesso la premier britannica, Theresa May, che oggi si è recata sul luogo del rogo. Scotland Yard ha già aperto un'inchiesta penale sul rogo. La premier britannica si è fermata a parlare con pompieri e soccorritori, ma non con la gente e i sopravvissuti. Cosa che invece ha fatto Jeremy Corbyn, visitando oggi il luogo della tragedia. "La verità deve venire fuori, ci vogliono risposte" sono state le parole del leader laburista, che si è trattenuto anche con i volontari di un centro di raccolta allestito nel complesso della chiesa di St. Clements.

FOCUS Chi sono gli italiani dispersi

Marco Gottardi e Gloria Trevisan, dispersi nel rogo di Londra (Ansa)

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IL GRATTACIELO A FUOCO - Il vasto incendio ha devastato la Grenfell Tower, nell'ovest della capitale britannica, a North Kensington. Il palazzo di 27 piani ha preso fuoco l'altra notte per cause ancora da accertare. Le fiamme hanno coinvolto 24 livelli, dal secondo piano in su.  Il grattacielo conta circa 500 residenti, spiegano le autorità locali, in un numero totale di circa 140 appartamenti. Non si sa tuttavia quante persone fossero presenti nell'edificio nel momento in cui sono divampate le fiamme. Per diverse ore si è temuto un effetto come quello delle Torri Gemelle a New York: molti hanno visto cadere detriti e il pericolo di collasso della torre sembrava possibile. Sul posto hanno lavorato oltre 200 pompieri, con una quarantina di mezzi e autoscale, dalle quali sono stati indirizzati i getti d'acqua, mentre i residenti sono stati fatti evacuare. Non è a rischio crollo imminente, come ha assicurato la comandante dei vigili del fuoco Dany Cotton. "La stabilità dell'edificio è monitorata costantemente", ha aggiunto, con la collaborazione di "un ingegnere strutturista".

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"INCIDENTE" - La scena della gigantesca struttura avvolta dalle fiamme ha riportato la paura a Londra, dopo l'attentato sul London Bridge, anche se questa volta il terrorismo sembra non c'entrare. Pare che il comitato degli inquilini avesse previsto il disastro accaduto (FOCUS Incendio Londra, le denunce inascoltate sul grattacielo)

"GRIDA DEGLI INTRAPPOLATI"- Scioccanti le testimonianze di chi ha assistito con i propri occhi al gigantesco rogo. In tanti raccontano di aver sentito grida di gente che provenivano dall'interno. Altri hanno riferito di persone che si affacciavano urlando alle finestre (VIDEO / Affacciati tra le fiamme). Altri addirittura si sarebbero lanciati nel vuoto (IL RACCONTO) pur di salvarsi dall'incendio. Alcuni vicini hanno riferito di aver colto il crepitio di "esplosioni", provocate probabilmente dal contatto delle fiamme con alcuni materiali. 

UN BIMBO PRESO AL VOLO

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LE POSSIBILI CAUSE DEL DISASTRO di Elisabetta Gardini

LA REGINA: PREGO PER VOI - "I miei pensieri e le mie preghiere vanno alle famiglie che hanno perso i loro cari nell'incendio della Grenfell Tower e alle molte persone che sono gravemente ferite in ospedale". È il messaggio della regina Elisabetta diffuso oggi da Buckingham Palace.

ADELE VISITA I SOPRAVVISSUTI - Visita a sorpresa di Adele agli abitanti della Greenfeld Tower. Mercoledì sera, a meno di 24 ore dopo l'inizio della tragedia, la 29enne cantante londinese si è recata insieme al marito Simon Konecki alla veglia per le vittime del rogo svoltasi poco distante dall'edificio e ha abbracciato molti superstiti. Adele, che ha venduto 100 milioni di dischi, si è presentata con grande semplicità, indossando un'abaya nera, un tipo di tunica molto usato dalle donne musulmane. La visita sarebbe passata quasi inosservata se alcuni fan non ne avessero dato notizia sui social, postando le foto.