Londra, 7 agosto 2017 - Lady Diana, 20 anni dopo. La data precisa della morte è il 31 agosto 1997, ma da mesi ormai si susseguono le notizie sulla vita, sulla morte e sugli amori dell'indimenticata principessa, dagli struggenti ricordi dei figli William ed Harry ai particolari pruriginosi raccontati dalla stessa Diana nel famoso documentario andato in onda - tra mille polemiche - proprio ieri sera su Channel 4 in cui Lady D. rivela particolari piccanti sul matrimonio con Carlo e sui suoi amanti. Il Mail on Sunday è andato persino a intervistare un sacerdote di origini italiane, Frank Gelli, che ha raccontato come Diana gli avesse chiesto, pochi giorni prima della morte, se avrebbe potuto sposare Dodi Al Fayed, musulmano, morto con lei a Parigi, nell'incidente sul Pont de l'Alma.
GLI ASCOLTI - Com'era prevedibile, è stato boom di ascolti: "Diana: In Her Own Words" è stato uno dei programmi più visti dai telespettatori britannici, con un picco di audience superiore ai 4 milioni e una media di 3,5 milioni. Come era stato ampiamente anticipato dai media del Regno nelle settimane scorse, sono stati mandati in onda i video delle lezioni di 'public speaking' che la principessa prese dal 1992 al 1993 con il professor americano Peter Settelen, in cui rivela fra l'altro particolari della sua infelice vita di coppia col principe Carlo.
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LE POLEMICHE - I critici hanno espresso pareri discordanti sul documentario. Alcuni lo hanno definito "toccante", altri invece lo hanno bocciato senz'appello. Secondo Jan Moir del Daily Mail la stessa Diana avrebbe "amato" il filmato, da cui emergono tutta la sua spontaneità e naturalezza. Per il Guardian la pecca del programma è quella di voler commuovere ad ogni costo il pubblico. Lapidario il Times che lo definisce "scadente" e gli rifila il giudizio di due stelle su cinque.
IL DOCUMENTARIO - Lady D racconta al professore americano - non sapendo che i sudditi l'avrebbero ascoltata vent'anni dopo - molti particolari sul matrimonio con il principe Carlo, sulla relazione tra Carlo e Camilla. E parla della regina-suocera, distante e rassegnata, dei suoi problemi di bulimia, del breve amore con il bodyguard ucciso in un incidente. Un portavoce di Channel 4 ha spiegato che si tratta di un documento "di importanza storica" e che per questa ragione dovevano essere resi noti al pubblico.
PARTICOLARI PICCANTI - Nel documentario Diana parla in libertà per oltre cinque ore: una specie di seduta psicanalitica resa pubblica. Racconta della sua infanzia piuttosto infelice e si sofferma - in particolare - sul disastroso matrimonio con Carlo e sui suoi amanti. Col principe faceva sesso solo una volta ogni tre settimane, rivela Diana, e lui con la stessa cadenza vedeva Camilla Parker Bowles. Quando Lady D. protestò col principe per l'ossessiva presenza della sua storica amante, lui rispose, stando almeno al racconto di Diana: "Mi rifiuto di essere l’unico Principe del Galles senza un’amante".
Un giorno, prosegue il racconto, Diana si fece coraggio e affrontò Camilla, durante un party: "Mi sono avvicinata e ho detto: 'So quello che succede tra te e Carlo e volevo solo che lo sapessi. Voglio mio marito. Mi spiace, vi sto tra i piedi e per voi due sarà un inferno. Ma so quello che succede. Non trattarmi come un’idiota'".
Poi la Principessa parla della guardia del corpo Barry Mannakee - che nel 1985 era stato suo amante e che era sposato con due figli - "Cercavo sempre di incontrarlo - rivela Diana - Ero felice solo quando stavo con lui". E ancora: avrei rinunciato "a ogni cosa solo per poter vivere con lui. Non avrei mai dovuto giocare con il fuoco, e invece l’ho fatto". Il boduguard morì poi in un incidente di moto. "E' stato il colpo più duro della mia vita" dice Diana.