Sabato 5 Ottobre 2024

Attentato Istanbul, killer identificato

L'annuncio dato dal ministro degli Esteri turco, senza diffondere il nome. L'uomo è ancora in fuga. Nuovi arresti a Smirne. Fermati i familiari dell'attentatore

Istanbul, omaggi alle vittime dell'attentato al night club

Istanbul, omaggi alle vittime dell'attentato al night club

Istanbul, 4 gennaio 2017 - Dopo l'errore di ieri, le autorità turche hanno identificato l'uomo che la notte di Capodanno ha fatto irruzione nel night club di Istanbul Reina uccidendo a colpi di mitra 39 persone. Subito dopo l'attentato, rivendicato dai jihadisti dello Stato islamico, è partita la caccia all'uomo ma fino a ieri non aveva prodotto frutti. I media avevano diffuso il nome di un cittadino kirghiso rivelatosi invece del tutto estraneo alla strage. "L'identità della persona responsabile dell'attacco di Istanbul è stata determinata" ha detto il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu in un'intervista tv, senza dire il nome né altri dettagli sulla persona identificata, che è ancora in fuga. A rivelarne però il nome in codice è il quotidiano filo-governativo turco Yeni Safak: sarebbe "Abu Muslim Horasani". Intanto continuano arresti e blitz della polizia per scovare eventuali complici: sarebbe stata fermata anche la famiglia dell'attentatore. 

"CAMBIATI 8 TAXI" - Il killer di Capodanno avrebbe dunque il nome in codice di 'Abu Muslim Horasani', secondo il quotidiano turco. Che ha rivelato anche alcuni dettagli sui suoi movimenti nella notte della strage: dopo essere partito dalla sua abitazione nel quartiere popolare e conservatore di Zeytinburnu, l'attentatore avrebbe cambiato complessivamente 8 taxi per cercare di non lasciare tracce dei suoi passaggi. Gli autisti sono stati interrogati dopo aver identificato le targhe dei veicoli. L'ultima immagine di una telecamera di sorveglianza colloca il killer nel quartiere di Zincirlikuyu, importante snodo di passaggio della metropoli sul Bosforo.

"ARRESTATA FAMIGLIA" - Intanto proseguono le indagini e gli arresti di sospettati complici o possibili fiancheggiatori. L'attenzione delle autorità si è spostata a Smirne, sulla costa occidentale del Paese, dove la polizia ha arrestato 27 persone di 3 famiglie che pare convivessero con il terrorista nella città di Konya, nel centro della Turchia. Proprio a Konya si pensa che fosse arrivato il killer assieme alla moglie e ai due figli, familiari che ora sarebbero stati fermati. Secondo le ricostruzioni della stampa turca, l'uomo sarebbe arrivato nel Paese dalla Siria, anche se non è chiaro quando: di certo, dicono i media, si trovava nella provincia anatolica lo scorso novembre, per poi spostarsi a Istanbul. E sempre a Konya secondo il quotidiano Hurriyet, la polizia ritiene che risieda Yusuf Hoca, il capo della cellula dell'Isis in Turchia, che avrebbe ideato l'attentato nel club Reina.

LA MENTE DELL'ATTACCO - Yusuf Hoca sarebbe dunque il nome in codice della mente della strage, che avrebbe dato all'autore del massacro l'ordine di recarsi a Istanbul dopo che era arrivato in Turchia lo scorso 20 novembre dal Kirghizistan, insieme alla moglie e ai due figli. Secondo il quotidiano Hurriyet, il killer si sarebbe anche recato in Siria, dove avrebbe raggiunto i jihadisti prima di rientrare in Turchia. La moglie fermata dalla polizia ha spiegato di non avere alcuna idea delle simpatie jihadiste del marito. Secondo il racconto della donna, la famiglia da Istanbul avrebbe raggiunto prima Ankara e poi Konya, dove l'uomo avrebbe cercato lavoro e pagato in anticipo tre mesi per l'affitto di un appartamento, per poi tornare a Istanbul in automobile il 29 dicembre, due giorni prima della strage.

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ERDOGAN: IL TERRORISMO NON CI DIVIDERA' - Il presidente turco Erdogan ha tenuto oggi il suo primo discorso pubblico dopo la strage. "Lo scopo principale degli attacchi terroristici è quello di distruggere il nostro equilibrio, di metterci gli uni contro gli altri. Non cederemo a questo gioco", ha detto. "Dire che la Turchia si è arresa al terrorismo significa stare dalla parte dei terroristi. Nonostante il triste inizio del 2017, manteniamo fortemente le nostre aspettative per il nuovo anno", ha aggiunto Erdogan. Che sempre oggi ha ricevuto la telefonata di Barack Obama. Il presidente Usa gli ha fatto le condoglianze per i morti e i feriti dell'attacco, oltre a esprimersi con favore sugli sforzi della Turchia nel favorire un cessate il fuoco a livello nazionale in Siria ed su un ritorno ai negoziati tra il governo siriano e l'opposizione.

L'ESPERTO: "L'Isis punta alla Turchia" - di L. BIANCHI

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