Londra, 14 giugno 2017 - Il grattacielo dell'inferno - Grenfell Tower - che brucia nel centro di Londra si trova a North Kensington, non lontano da Portobello Road, che ospita il celeberrimo mercato delle pulci, e a poca distanza dal popolarissimo quartiere di Notting Hill.
Fu costruito nei primi anni '70 e completato nel 1974, si compone di 27 piani (24 dei quali interessati dalle fiamme) e in tutto gli appartamenti sono circa 140. Si calcola che, intrappolate tra le fiamme, possano esserci state da 450 a 500 persone. Al pian terreno ci sono anche 24 negozi.
L'edificio ha uno dei suoi affacci in Latimer Road, di fronte all'omonima stazione della metropolitana. Il grattacielo si trova ai margini di una delle zone più ricche della capitale, ed è uno di quegli esempi di edilizia popolare britannica tipica degli anni Sessanta e Settanta. Al suo interno ci sono famiglie che non si possono permettere gli affitti inarrivabili dei quartieri più a sud, molti stranieri.
La tragedia ha immediatamente riacceso le polemiche sulla ristrutturazione da 10 milioni di sterline del grattacielo, completata l'anno scorso: gli abitanti - un comitato denominato Grenfell Action Group - avevano lanciato un allarme proprio per i rischi di incendio, anche per i detriti e i rifiuti accumulati in un passaggio interno dopo i lavori per la nuova copertura isolante esterna, l'installazione delle finestre con doppi vetri e il riscaldamento centralizzato.
A causa di una sovratensione nel 2013 è stato evitato per un soffio un altro incendio.