Venerdì 22 Novembre 2024
REDAZIONE ESTERI

Elezioni Repubblica Ceca, trionfano il 'Trump' di Praga e i partiti anti-Ue

Vittoria del magnate Andrej Babis, ma per governare dovrà stringere alleanze. Debacle dei socialdemocratici

Andrej Babis con la moglie dopo la vittoria alle elezioni (Afp)

Andrej Babis con la moglie dopo la vittoria alle elezioni (Afp)

Praga, 22 ottobre 2017 - I sentimenti anti-europei hanno prevalso alle elezioni legislative della Repubblica Ceca segnando il trionfo assoluto di Andrej Babis, il magnate populista leader del movimento Ano 2011 (Alleanza dei Cittadini Scontenti). Debacle per i socialdemocratici, che potrebbero uscire dal governo per l'opposizione, mentre vola al secondo posto il partito anti-islam ed euroscettico.

Babis, 63 anni, con problemi con la giustizia e ribattezzato 'il Trump ceco', ha infatti ottenuto il 30% (11 punti in più rispetto al 2013) dei voti. Messo alla porta dal governo uscente per le accuse di frode che lo hanno travolto mentre occupava il dicastero alle finanze, il controverso miliardario può adesso diventare premier. È contro i migranti islamici, contro l'adozione dell'euro, contro il diktat di Bruxelles (la Cechia è parte dei cosiddetti Paesi di Visegrad contro gli immigrati insieme a Slovacchia, Polonia ed Ungheria). Sentimenti che animano anche il capo di Stato, Milos Zeman, che più volte ha dichiarato di voler dargli la possibilità di formare il governo "anche se fosse stato in carcere". 

Alla Camera avrà 78 seggi su 200, cosa che lo obbligherà a formare una coalizione inedita. Operazione complicata in un'Assemblea con almeno 7 partiti. Come detto al secondo posto c'è la destra sempre euroscetica del Partito Democratico Civico (Ods) con l'11,3%, il cui leader Petr Fiala ha escluso accordi con Babis. Terzi i Pirati, che debuttano in Parlamento con il 10,8%. Quarta - ma per un'inezia - l'estrema destra islamofoba e antieruopeista dell'Spd dell'imprenditori di origini giapponesi Tomio Okamure al 10,7%. Quinti i comunisti - anti-Ue anche loro - al 7,8%, sesti i i super-sconfitti da questo voto, i social democratici (Csssd) al 7,3%, che esprimevano il premier uscente, Bohuslav Sobotka. Seguono gli attuali partner di coalizione del governo uscente con i social democratici, i cristiano democratici della KDU-CSL al 5,8%, anche loro punti dagli elettori.