Domenica 17 Novembre 2024

Trump smantella l'Obamacare. Immigrati: "Da noi entra chi ci ama"

Comizio in Florida per il presidente, introdotto dalla First lady Melania. In due settimane nuova legge sanitaria. Sul bando-bis: "La sicurezza è un diritto civile"

Melania Trump introduce l'intervento del presidente in Florida (Afp)

Melania Trump introduce l'intervento del presidente in Florida (Afp)

Orlando (Florida), 19 febbraio 2017 - Come ampiamente annunciato, il presidente Donald Trump lavora al bando-bis anti immigrati, dopo le sconfitte in tribunale: nessuno in transito resterà 'bloccato' nel sistema e sarà garantito l'ingresso di chi ha la carta verde. "Entrerà chi ci ama, la sicurezza è un diritto civile e renderemo di nuovo gli Usa sicuri", afferma il presidente americano. E rilancia l'idea di 'safe zone' da creare in Siria. 

Da segnalare l'esordio pubblico da first lady 'parlante' er Melania Trump che recitando una preghiera ha introdotto il comizio del marito a Melbourne. Come first lady, promette, si impegna ad agire nel miglior interesse di tutti gli americani e perseguire iniziative che avranno un impatto positivo sulle donne e i bambini di tutto il mondo. 

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Inoltre il presidente Usa ha annunciato che presenterà entro un paio di settimane la nuova legge sanitaria che rimpiazzi l'Obamacare firmata nel 2010 da Barack Obama: "Sarà un grande piano che andrà a rimpiazzare il disastro conosciuto come Obamacare", ha detto il presidente parlando dall'hangar dell'aeroporto internazionale di Orlando-Melbourne (Florida). "Il nostro piano sarà molto migliore e costerà di meno", ha assicurato Trump. 

image Quanto al bando degli arrivi da 7 Paesi a maggioranza musulmana, il capo della Casa Bianca promette (o minazzia?): "Fra pochi giorni arriverà una nuova misura. Vogliamo fare entrare solo chi ama il nostro Paese e rispetta i nostri valori. Non molleremo", ha assicurato. Trump spiega: "La sicurezza è un diritto civile e ci batteremo" per rendere l'America di nuovo sicura. Poi cita l'esempio di Chicago e le sparatorie e assicura che i lavori per la costruzione del muro con il Messico inizieranno a breve.

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WEEKEND DI PROTESTE - Intanto in molte città degli Stati Uniti, dalla costa Ovest alla costa Est, va in scena un fine settimana di proteste all'insegna del 'Not my president day'. Ieri, riferisce Nbc News online, migliaia di persone sono scese in strada a Dallas, innalzando cartelli con scritto "gli immigrati sono benvenuti qui", e anche a Los Angeles, nonostante una pioggia torrenziale. A New York, in Washington Square, i manifestanti vestiti a lutto, hanno inscenato una farsa-funerale della presidenza. Stessa atmosfera a New Orleans, dove i manifestanti hanno ammonito contro "la morte della verità e la morte della vera democrazia". Per oggi, continua Nbc, sono previste manifestazioni a Chicago e a Salem, capitale dell'Oregon. E ancora, lunedì, il terzo di febbraio, giorno di festa in cui negli Usa si celebra il compleanno di George Washington e contemporaneamente il 'President Day', manifestazioni sono previste di nuovo a Los Angeles, New York, Washington, Chicago, Kansas City, Denver, Milwaukee, Salt Lake City, Atlanta.

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