San Paolo (Brasile), 10 ottobre 2017 - Rilassato e spocchioso come sempre, Cesare Battisti - ex terrorista latitante da 36 anni - spiega in tv che lui, quando è stato fermato dalla polizia brasiliana, non stava certo scappando in Bolivia: andava a pescare e a comprare del buon vino. E così, dopo il provocatorio brindisi alla scarcerazione con cui si è fatto immortalare, l'ex terrorista ora compare in video - alla tv 'Tribuna' - per spiegare in sostanza che lui è un intoccabile.
"Perché avrei dovuto fuggire? - si chiede rivolto alle telecamere - Io sono protetto, il decreto Lula non può essere revocato: sono passati cinque anni". E l'arresto, quindi? Semplice, per Battisti si è trattato di "un'imboscata" della polizia brasiliana: "Mi stavano aspettando, l'impressione è che fosse stato tutto ben organizzato. Tutti i poliziotti erano felici di avermi arrestato, poi quando sono stato rilasciato mi sono sembrati molto tristi".
Insomma, al di là di questo spiacevole episodio lui non rischia nulla, ha tutti i diritti dei brasiliani: "Non sono un rifugiato politico - spiega - Sono un immigrato con visto permanente nel Paese. Posso uscirne quando e come voglio. Non ho nessuna restrizione". L'intervista è stata registrata a Cananeia, nello Stato di San Paolo, dove Battisti vive. "Da cosa starei fuggendo? Il Paese in cui sono protetto è questo - ribadisce - non è vero ciò che si dice, che non avevo il diritto di uscire dal Paese. Ho ogni diritto come un cittadino brasiliano".
Quindi Battisti alza il tiro: "Se pensano di potermi mandare in Italia lo faranno illegalmente", dice. Poi assicura: "Non ho mai avuto intenzione di andarmene dal Brasile. Voglio costruirmi una casetta qui, ma dovrò aspettare. Nonostante alcune strane manovre per mandarmi in Italia".
Cesare Battisti fermato, tutte le tappe della vicenda
RISCHIO ESTRADIZIONE - Battisti si dice certo di non rischiare nulla, ma visto che non si sa mai, i suoi legali hanno reiterato la richiesta di 'habeas corpus' alla Corte suprema brasiliana per evitare una possibile estradizione dell'ex terrorista in Italia, rende noto il sito del quotidiano 'O Globo'. "Visti i recenti episodi, è ormai notorio e pubblico il rischio concreto, imminente e irreversibile di espulsione dal Paese", hanno scritto gli avvocati ai giudici supremi.